San Quirico d'Orcia

Tra le valli dell’Orcia e dell’Asso, San Quirico è un antico borgo fortificato di grande atmosfera, che conserva buona parte della cinta medievale scandita da porte e torri tutt’intorno. Una di queste porte, in piazza della Libertà, dà accesso a scorci non più medievali ma rinascimentali: qui infatti si accede ai giardini pubblici detti “Horti Leonini”, impostati all’italiana nel ’500 da Diomede Leoni, uomo di umili natali, originario di San Quirico, che fece carriera come esperto antiquario al servizio del Vaticano e dell’aristocrazia, cui consigliava le antichità da acquistare. Diomede Leoni ebbe il terreno in regalo da Francesco I de' Medici e rinunciò a costruirvi una villa preferendo utilizzare tutta l’estensione per un giardino che fosse accessibile a tutti. 

Oltre che meta per i suoi paesaggi da cartolina, San Quirico d’Orcia è tappa di pellegrinaggio lungo la Via Francigena, in virtù della collegiata dei Ss. Quirico e Giulitta che sorge defilata, al margine settentrionale della cinta muraria. Fondata come pieve e ricostruita tra il XII e il XIII secolo, sfoggia superbi portali ornati da bassorilievi ed espressive sculture duecentesche, molto ben dettagliate come, per esempio, la piccola cariatide che ride, nella bifora a destra di un portale.