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Spiritualità
Toscana

Tre antiche chiese nella campagna incantata di San Gimignano

Tra natura e silenzio, vi sono tre piccole oasi di spiritualità dove fermarsi lungo il tratto francigeno della splendida campagna di San Gimignano

3 minuti

Lentezza, osservazione e meraviglia accolgono il visitatore nella campagna di San Gimignano, un paesaggio naturalmente spirituale dove ogni passo tra vigneti, uliveti e colline ondulate apre alla scoperta di tesori nascosti. Il territorio è attraversato dall’ antica Via Francigena, per questo motivo sono molti i luoghi di culto che si caratterizzano l’antico itinerario culturale che dal Medioevo viene attraversato da pellegrini e viandanti.
Le chiese e i santuari disseminati lungo il tracciato non sono solo luoghi religiosi, ma veri e propri punti di contatto tra il visibile e l’invisibile, tra la storia millenaria e la dimensione interiore del viaggio. Nei dintorni di San Gimignano, tre tappe in particolare meritano attenzione perché capaci di lasciare un segno profondo in chi li visita.

Un luogo prodigioso, il Santuario di Pancole

Un luogo prodigioso, il Santuario di Pancole

Immerso tra le dolci colline della campagna toscana, il Santuario della Divina Provvidenza di Pancole è una delle prime sorprese spirituali nel tratto di Francigena tra Gambassi Terme e San Gimignano. Situato in posizione strategica, rappresenta un’oasi di pace ma anche un luogo ricco di storia e di leggenda. Secondo la tradizione, qui una pastorella, presumibilmente alla fine del Quattrocento, avrebbe ritrovato un’immagine della Vergine Maria allattante il Bambino, attribuita a Pier Francesco Fiorentino. Questo evento miracoloso avrebbe spinto la comunità a costruire un santuario sul luogo del ritrovamento, trasformandolo in meta di devozione popolare. Durante la Seconda guerra mondiale, il santuario subì gravi danni a causa di un bombardamento tedesco, ma grazie all’impegno della popolazione fu interamente ricostruito e consacrato nuovamente nel 1949. Oggi si presenta come una piccola basilica accogliente e silenziosa, incorniciata da un paesaggio tipicamente toscano. La bellezza del contesto e la semplicità dell’architettura ne fanno una tappa imperdibile per una sosta meditativa.

Fede e silenzio tra i cipressi, la Pieve di Cèllole

Fede e silenzio tra i cipressi, la Pieve di Cèllole

La sua facciata tra i cipressi è un’icona del territorio. La Pieve dell’Assunta di Cèllole è un autentico gioiello romanico incastonato in un paesaggio che invita al raccoglimento. Risalente all’XI secolo, questa pieve domina una piccola altura immersa tra cipressi, vigne e olivi, offrendo al viaggiatore una pausa che va ben oltre il ristoro fisico. L’edificio sacro si caratterizza per la sobrietà delle sue linee architettoniche e per la forza spirituale che emana dalla sua semplicità. La facciata, in stile romanico, è austera e solenne, mentre l’interno si apre in tre navate scandite da archi a tutto sesto e colonne che sembrano danzare con la luce naturale che filtra dalle finestre. L’atmosfera è quella tipica delle pievi toscane: raccolta, silenziosa, sospesa nel tempo. All’interno si conservano ancora frammenti di affreschi medievali, testimonianza di una devozione antica e viva. La pieve è parte di un monastero che animato da una piccola comunità di monaci che vivono in questo angolo di paradiso in terra toscana.

Paesaggio e spiritualità alle porte della città, il Convento di Monte Oliveto

Paesaggio e spiritualità alle porte della città, il Convento di Monte Oliveto

Le sue forme spuntano da un mare di ulivi nel quale è immerso a pochi minuti dal centro storico di San Gimignano in direzione sud. Non a caso il Convento è in località Monte Oliveto, anche noto con il nome completo di Convento di Monte Oliveto Minore a Barbiano. Situato in una posizione panoramica tra le colline, questo antico complesso monastico del XIV secolo si presenta al visitatore con un’architettura sobria ma maestosa, capace di trasmettere serenità e raccoglimento. Il convento fu sede di una comunità olivetana che qui trovò rifugio, lavoro e spiritualità, e ancora oggi conserva un’atmosfera contemplativa. Al suo interno si trovano opere d’arte di grande valore, tra cui spicca l’affresco quattrocentesco di Benozzo Gozzoli che raffigura la Crocifissione, situato nel chiostro. Questo chiostro è un luogo perfetto per una sosta meditativa: circondato da colonne eleganti e da un silenzio quasi irreale, rappresenta uno degli spazi più suggestivi dell’intero itinerario.

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