Panoramica
Un esempio dell’architettura militare cinquecentesca è sicuramente la Fortezza medicea di Santa Barbara. Gli inizi della fortezza pistoiese, che ben rientra nelle politiche territoriali di Cosimo I, risalgono ai primi decenni del ’ 300. In essa, infatti, si possono ancora distinguire elementi risalenti a quell’epoca, come la grande torre centrale con funzioni di mastio.
La nuova fortezza, invece, ha iniziato a vedere la luce nel 1543 a opera di Giovanni d’Alessio d’Antonio, detto Nanni Ungaro, e proseguita poi da Giovanni Battista Bellucci, conosciuto come il Sanmarino, che ha progettato il quadrilatero interno con i bastioni e i puntoni con le cannoniere.
Bernardo Buontalenti venne poi incaricato da Cosimo I di ampliare la fortezza, realizzando un grande bastione a racchiudere la precedente struttura fortificata, integrandola con le mura della città e trasformandola in una vera e propria fortezza.
A partire dalla metà del XVII secolo, la fortificazione pistoiese è andata gradualmente in declino, fino a diventare una caserma e un carcere militare. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la fortezza è diventata la cornice per la fucilazione di quattro giovani di Pistoia.
Il Complesso Monumentale di Santa Barbara è strettamente legato alla Storia della città. Nella torre centrale, utilizzata come prigione tra il 1848 e il 1850, si possono ammirare i graffiti, le scritte e i disegni eseguiti dai patrioti detenuti. Anche per questo, all’esterno della fortezza è posta una lapide che ricorda la fucilazione di Attilio Frosini, patriota pistoiese ucciso dagli austriaci il 29 giugno 1849.
Negli anni Settanta e Ottanta del ’900, la Soprintendenza di Firenze ha effettuato un restauro della struttura, che oggi ospita la mostra permanente “Fortezza d’acqua. L’energia idraulica nella Storia dell’uomo”.