Panoramica
Un museo epigrafico settecentesco
La collezione originaria del Museo Lapidario di Urbino risale al Cardinale Giovan Francesco Stoppani. Fu lui a fondare il Museo di antiche iscrizioni nelle soprallogge di Palazzo Ducale, unendo la sua raccolta epigrafica a quella di Raffaello Fabretti, risalente al Seicento.
Oggi la collezione archeologica è molto più ricca e include lastre marmoree, iscrizioni consolari, militari e sacre, lapidi sepolcrali, epigrammi, statue e cippi. Il museo conserva ancora l’impianto settecentesco, con le lapidi esposte su 22 specchi lungo le pareti mentre urne, cippi, rilievi, statuaria e are occupano il centro delle cinque sale su cui si articola il museo.
I pezzi più interessanti sono un frammento di iscrizione con la resurrezione di Lazzaro, una lastra marmorea con la pianta di un’area sepolcrale e un tondo in porfido che raffigura Ulisse legato all’albero della sua nave per resistere al canto delle Sirene. Da non perdere le iscrizioni del celebre marmista greco Eutropos.
Il Museo Lapidario, insieme alla Galleria Nazionale delle Marche e al Museo della Ceramica, si trova al piano terra del Palazzo Ducale, una residenza fortificata risalente al Rinascimento che custodisce i tesori d’arte di Urbino.