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Il ritmo lento dell’autunno dal sapore italiano: itinerari e luoghi dove andare per i tuoi viaggi in Italia

Sei alla ricerca di posti da visitare in autunno in Italia? Sarà la freschezza dell'aria o i colori delle foglie che cambiano, viaggiare in questa stagione in Italia ha qualcosa di molto speciale. Il periodo migliore dell’anno per svolgere attività inconsuete, come visitare vigneti e degustare deliziosi prodotti locali. Scopri le innumerevoli possibilità offerte dal territorio italiano da settembre a dicembre.
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Borghi
San Vito al Tagliamento

San Vito al Tagliamento

Bandiera Arancione del Touring Club Italiano Una storia antichissima e nobile e un presente da cittadina dinamica e vivace: San Vito al Tagliamento sorge su un’area di insediamenti preromani e romani e vanta ancora oggi tracce architettoniche di pregio della sua storia, come i tratti di cinta muraria e il fossato, le tre torri (Raimonda, Scaramuccia e Grimana) e il castello. Il salotto che accoglie i visitatori è piazza del Popolo, centralissima e suggestiva, con i lati porticati e bei palazzi che vi si affacciano, come palazzo Altan-Rota, oggi sede comunale, di stile veneziano con un bellissimo giardino all’italiana e un maestoso parco sul retro, e l’antica Loggia Pubblica, ex sede del Municipio che oggi ospita uno splendido Antico Teatro Sociale, piccolo teatro all’italiana dove vengono realizzati numerosi spettacoli ed eventi. Una vera e propria galleria d’arte di opere di epoche diverse è contenuta nel Duomo, a fianco al quale svetta l’altissimo campanile (73 metri). Meritano una visita anche la chiesa di S. Maria dei Battuti, capolavoro del Rinascimento friulano con un ciclo di affreschi dell’Amalteo e annessa all’antico ospitale, che oggi è sede di esposizioni, convegni e cerimonie, e il castello, nucleo dal quale si è poi sviluppato il centro storico, abbellito da affreschi sia all’interno sia all’esterno e sede oggi del museo civico “Federico De Rocco”, con un’ampia collezione di reperti e opere di vari periodi. Il territorio è zona di produzione di ottimi vini, come il Friulano e il Merlot DOC Friuli Grave.
Enogastronomia
Valle d’Aosta, sapori ad alta quota

Valle d’Aosta, sapori ad alta quota

Siete arrivati in questo paradiso terrestre? Mettetevi comodi e studiate la carta dei formaggi, con la fontina in primis, regina dei prodotti valdostani. La riconoscete per il sapore dolce e per il colore giallo paglierino, più chiaro nelle forme prodotte in inverno, quando le mucche sono alimentate con il fieno, più intenso nella produzione estiva. Seguono prelibatezze, come la toma di Gressoney, il salignon, il reblec, la brossa, il seras e i formaggi di capra, ciascuno con una storia da raccontare. Ascoltateli e gustateli tutti. Passate a classici come le costolette alla valdostana, la polenta concia e la “soupe valpellineintze” (zuppa alla valpellinese); ottima anche la cacciagione, i camosci in salmì (in “civet”), le trote, la “carbonade”, spezzatino di manzo, e la fonduta, piatto unico a base di formaggio, fuso in un’apposita pentola, per essere mangiato caldo. Gustate gli insaccati, come il Vallee d’Aoste jambon de Bosses, prosciutto dalla speciale maturazione, i Boudin dal gusto raffinato, la Saouseusse, carne trita stagionata, il Lard d’Arnad, morbido lardo, il Teuteun, mammella bovina salmistrata, la Motzetta, aromatica carne essiccata. Il microclima alpino è la gioia delle mele, che qui sviluppano sapori intesi. Assaggiate la Red e la Gold delicious, la Jonagold e la Renetta: crude o cotte, sono dolci e versatili, base di frullati, marmellate dolci o salate, da accompagnare a pregiate pietanze. Dulcis in fundo, i dessert e i vini. Per i primi, assaggiate le tegole, i torcettini – tipici biscotti regionali - e il blanc manger alla valdostana con l’utilizzo di panna; per i secondi, posto d’onore a tutti, come i bianchi Muller-Thurgau e Pinot nero (vinificato in bianco) e i rossi Pinot nero, Gamay, Torrette, Nus Rouge. Mangiato troppo? Ecco un bicchierino di Genepì, digestivo a base di erbe alpine, le artemisie.
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