Panoramica
Borgo di pietra sorto in una terra incantata, in un'area di elevata bellezza paesaggistica e ambientale, Sant'Andrea di Conza testimonia con i suoi portali, fregi e facciate, il rigore delle tradizioni artigianali, legate soprattutto all'arte del ferro battuto e della pietra.
Secondo alcune fonti, il borgo sarebbe sorto dopo il terremoto del 990 e la successiva epidemia di malaria, quando gruppi di agricoltori si stanziarono intorno alla Chiesa di Sant'Andrea. Un'altra ipotesi fa risalire il primo nucleo abitativo all'arrivo dei Bulgari, chiamati dai Longobardi per ripopolare le aree interne del Sud Italia, rimaste deserte a causa del conflitto contro i Bizantini.
Sicuramente, Sant'Andrea di Conza venne citata, per la prima volta, nel 1161, anno in cui il conte normanno Gionata di Conza e di Carinola cedette la Chiesa di Sant'Andrea alla Chiesa di Santa Maria dell'Episcopato di Conza.
Da quel momento, fino all'abolizione della feudalità avvenuta nel 1806, il borgo appartenne alla Mensa Arcivescovile e amministrato da numerose famiglie: Del Balzo, Gesualdo, Ludovisi e Mirelli.
Il centro storico, ricco di stradine e portali medievali ben tenuti, conserva tracce della floridezza del borgo. Prendetevi il tempo per ammirare le tante meraviglie del paese come l’Episcopio risalente al XIII secolo, nato come edificio vescovile e attuale sede comunale, la Chiesa di San Michele con il suo bel coro ligneo e la Chiesa Madre di San Domenico risalente al Settecento.
Visitate il paese in occasione dei tanti eventi che segnano l’anno e non perdete l’opportunità di assaporare le tante prelibatezze che la cucina locale offre, come il Caciocavallo Silano e il Caciocavallo irpino di grotta PAT.
83053 Sant'Andrea di Conza AV, Italia