Panoramica
Conosciuta fino al 1934 come Morra Irpino, il borgo ha assunto il suo attuale nome in onore del letterato Francesco De Sanctis, originario del luogo.
I numerosi reperti archeologici rinvenuti nel territorio testimoniano le origini molto antiche di Morra: ceramiche, bracciali ad arco inflesso, fibule a navicella e artistici pendagli zoomorfi fanno risalire l’abitato alla "Cultura di Oliveto Cairano" che si sviluppò tra il IX e il VI secolo a.C. nell'alta valle dell'Ofanto e del Sele.
Il paese riveste una importanza strategica anche in epoca romana grazie alla presenza di una diramazione dell'Appia che portava fino a Conza.
Nel IX secolo il paese fu presidio fortificato tra i due principati longobardi di Salerno e Benevento, passato sotto il dominio normanno, divenne feudo della famiglia Morra che lo detenne fino all'abolizione della feudalità (1806).
La peste del 1656 sfiorò senza danni il paese ed infiammò negli abitanti la devozione per San Rocco, anche nel 1837 il colera non causò vittime, mentre la nuova epidemia, nel 1854, uccise novanta morresi in meno di due mesi.
Fatevi un giretto per le strade del centro storico e visitate la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo (XI secolo), ricostruita dopo il terremoto del 1980, la Chiesa di San Rocco (XVII secolo), anch'essa ricostruita.
Non perdete il Santuario di Santa Lucia e la Guglia di San Rocco, con la statua in bronzo di San Rocco da Montepellier, patrono di Morra De Sanctis, il castello dei Principi Biondi-Morra (VII secolo) e la casa natale di Francesco De Sanctis, scrittore, critico letterario, politico e filosofo italiano.
83040 Morra De Sanctis AV, Italia