Enotour in Umbria
7 minuti

L’Umbria, una regione dalle bellezze nascoste dove ogni pietra racconta una storia millenaria e ogni borgo è immerso nel verde. Culla di grandi artisti, indubbiamente apprezzata per le sue città d’arte come Orvieto e Assisi, passando per Gubbio e Spoleto, l’Umbria è anche terra di sapori autentici. Dall’eccellente produzione olearia al tartufo pregiato, passando per i salumi, i formaggi e tante altre tipicità, il polmone verde d’Italia può inoltre vantare un legame millenario con il vino, da scoprire passeggiando tra gli oltre 13.000 ettari di vigneti e visitando le cantine del Movimento Turismo del Vino della regione. Degustazioni, laboratori d’artigianato, pranzi e cene tra i vigneti e tante altre attività all’aria aperta ti aspettano per vivere un’esperienza alla scoperta del mondo del vino in compagnia dei vignaioli.
Montefalco: il regno del Sagrantino
L’Enotour alla scoperta dei luoghi del vino dell’Umbria inizia a est di Perugia, nella ridente Montefalco, una gemma medievale conosciuta per essere “la balconata dell’Umbria” per i suoi panorami mozzafiato sulle colline circostanti. Questa la prima tappa per conoscere il Montefalco Sagrantino DOCG, un vino solenne, in origine dolce poi valorizzato in versione secca con l’introduzione dell’affinamento in barrique che nel corso dei secoli ha donato un altro volto a questo vitigno, oggi riconosciuto tra i vini rossi più complessi e affascinanti di tutta la Penisola. All’inizio della degustazione questo vino si presenta con un naso intenso, quasi impenetrabile, che dai frutti di bosco verte al cioccolato, pepe nero fino a note di liquirizia e una piacevole vena balsamica di eucalipto. Una complessità che continua poi anche all’assaggio, dove si sprigiona un tannino potente che si unisce a una piacevole acidità e un fin di bocca persistente, per un sorso che è la perfetta combinazione tra forza ed eleganza. Il Montefalco Sagrantino è un vino della tradizione che esprime il fascino quasi ermetico del suo territorio d’origine: dagli affreschi rinascimentali della Chiesa di Sant’Agostino, alle opere di Perugino e altri importanti artisti nel Museo Civico.
Per poi continuare con una passeggiata tra le antiche mura e la Via del Sagrantino che si snoda tra panorami suggestivi nella quiete della campagna umbra. Da non perdere la vicina Assisi, cittadina medievale avvolta da antiche mura e dominata dalla maestosa Basilica di San Francesco con gli affreschi di Giotto e Cimabue e il vicino Tempio di Minerva per una tappa rigenerante tra la pace dei boschi e luoghi di preghiera. Queste sono solo alcune delle visite culturali nei dintorni di Montefalco che offre inoltre, per gli amanti della natura e gli sportivi, passeggiate ed escursioni in bici lungo la pista ciclabile che collega Assisi a Spoleto. Una scoperta del territorio che passa attraverso le attività organizzate dal Movimento Turismo del Vino come i laboratori artistici tra i filari, visite guidate nei luoghi storici della zona oppure all’interno delle stesse aziende per ammirare le statue e le opere d’arte che impreziosiscono i vigneti.
Torgiano Rosso Riserva DOCG: l’anima umbra del Sangiovese
Il tour enologico in Umbria continua verso Perugia, passando sotto l’Arco Etrusco, uno degli ingressi più suggestivi della cittadina. Qui inizia il percorso nel centro storico per raggiungere Piazza IV Novembre e le sue attrazioni come il Duomo di San Lorenzo, la Fontana Maggiore e il Palazzo dei Priori con la Galleria Nazionale. Poco più a sud del capoluogo umbro, si iniziano a scorgere numerose colline decorate, a perdita d’occhio, da ettari di vigneti. Qui nasce il Torgiano, la prima denominazione, in ordine cronologico della regione, riconosciuta DOCG nella versione Riserva. Un vino che prende il nome dall’omonimo borgo conosciuto fin dall’epoca romana come “castrum”, ovvero un accampamento fortificato situato in una posizione decisamente strategica. Qui a Torgiano il legame con il vino si respira nell’aria sin dai tempi antichi: questo territorio ricco e generoso custodisce una tradizione enologica che parte dal Sangiovese, di solito insieme a uve Merlot e Cabernet Sauvignon. Questo blend dà vita a un vino rosso complesso e inebriante al naso con note di confettura di prugna e more che si intrecciano a sfumature di pepe, tabacco, cuoio e spezie dolci, date dal lungo affinamento in legno. Per poi passare a un sorso corposo e bilanciato da una vena di acidità che rende questo vino affascinante quanto una passeggiata nel borgo di Torgiano. Dagli interni barocchi di Palazzo Graziani-Baglioni, alla torre di guardia, simbolo della cittadina si passa poi alla visita al Museo del Vino e al Museo dell’Olio, che custodisce importanti testimonianze di questa tradizione fortemente radicata. L’enoturismo nelle cantine del Movimento Turismo del Vino è un’esperienza di gusto, cultura ma anche tanto divertimento per gli appassionati e per le loro famiglie. Visite alle fattorie didattiche, percorsi immersivi nella natura tra cacce al tesoro e trekking tra le vigne, ma anche momenti di relax con gli aperitivi a bordo piscina, verticali tra nuove e vecchie annate per scoprire i grandi vini della regione e cene in compagnia del vignaiolo, per vivere un momento a tavola tra i filari al tramonto.
I vini del Trasimeno
L’itinerario prosegue verso le rive del Lago Trasimeno, tra Castiglione del Lago, Panicale, Passignano sul Trasimeno e gli altri caratteristici borghi che si affacciano sul bacino lacustre, dove i vigneti decorano le ampie colline che incorniciano il lago. La denominazione rappresentativa di questa zona è il Colli del Trasimeno DOC, la quale comprende diverse tipologie di vitigni, tra i più rappresentativi del territorio. Il protagonista del territorio è il Trasimeno Gamay che, a dispetto del nome, nulla ha a che vedere con il vitigno francese. Si tratta infatti della Grenacha spagnola che custodisce un'affascinante storia di migrazione e grande adattamento a questa terra. E’ probabile, infatti, che questo vitigno venne introdotto nell’Italia centrale a seguito della denominazione spagnola durante il Regno di Napoli e fu erroneamente identificato come Gamay, nome che è ancora oggi rimasto nella cultura locale. Questo vitigno rappresenta il fiore all’occhiello di questa terra, capace di adattarsi perfettamente al microclima e dare vita a vini freschi ed eleganti seppur incisivi al palato. Al naso si presenta con un fruttato a bacca rossa molto stratificato con accenni di speziatura dolce come la cannella e, in alcuni casi, toni di sottobosco. Mentre la corposità e i tannini morbidi al palato si uniscono a buona acidità che regala un finale persistente e bilanciato, favorendone inoltre l’evoluzione in bottiglia.
Ma questa zona vinicola regala grandi sorprese anche con il Vinsanto DOC Colli del Trasimeno una produzione antica che ormai appartiene a pochi produttori della zona, a base di uve Trebbiano e Malvasia che vengono lasciate appassire sui graticci e poi lasciate fermentare in piccole botti fino a dieci anni, così da sviluppare il classico bouquet di albicocca sciroppata, caramello fino ai sentori eterei. Un angolo dell’Umbria che regala grandi degustazioni da vivere insieme ai produttori del Movimento Turismo del Vino, per scoprire insieme l’abbinamento con i prodotti del territorio, primo tra tutti con la torta al testo. Si tratta della classica focaccia umbra senza lievito, cotta su una piastra rotonda, generalmente di ghisa, chiamata appunto testo. Oltre la degustazione c’è un mondo da scoprire all’interno delle cantine MTV, tra percorsi di caccia al tartufo, raccolta delle olive, passeggiate a cavallo e cooking class per scoprire tutti i segreti delle ricette della tradizione. Per concludere questa tappa sul Lago Trasimeno immancabile è la visita all’Isola Maggiore, l’unica delle tre del lago ad essere abitata.
Orvieto: tra tesori sotterranei e vini d’eccellenza
Sospesa tra cielo e terra, Orvieto si sviluppa su una maestosa rupe di tufo nella verde campagna umbra. Un gioiello architettonico con al centro la meravigliosa Cattedrale in stile gotico che incanta con gli affreschi del Signorelli e, abbassando lo sguardo, un labirinto di grotte e tunnel sotterranei originari dell’epoca etrusca. In questo scenario, che sembra uscito da un sogno medievale, nasce l’Orvieto DOC una denominazione, condivisa con il Lazio, che include una grande gamma di vini. Dal secco al dolce, fino al celebre muffato, questa denominazione valorizza il blend tra il Trebbiano e il Grechetto, due dei vitigni bianchi più rappresentativi della regione. La produzione vinicola in quest’area risale all’epoca etrusca, come raccontano le numerose testimonianze trovate all’interno delle grotte tufacee, al tempo luoghi destinati alla vinificazione e alla conservazione del vino. Nei secoli il vino di Orvieto divenne uno tra i preferiti dai papi ma anche da grandi artisti i quali molto spesso ricevevano forniture di vino come compenso per le loro opere. Se nella versione base domina la sapidità e i sentori di pesca e fiori gialli, in quelle più complesse si avvertono aromi di miele, frutta secca e un piacevole finale amarognolo.
Nell’Orvieto DOC muffato, ottenuto da uve attaccate da muffa nobile, che qui si sviluppa bene grazie all’influenza del Lago di Corbara, il profilo aromatico è decisamente più complesso: frutta candita, vaniglia, zafferano e una grande complessità di sentori al naso, mentre al palato si presenta avvolgente e setoso pur mantenendo la sua caratteristica vena minerale. Il modo migliore per conoscere tutte le sfumature di questa denominazione è una degustazione guidata all’interno delle cantine del Movimento Turismo del Vino, per poi continuare con un pranzo o una cena all’interno dell’azienda, tutto a base di prodotti del territorio e rispettosi della stagione. Per chi vuole rilassarsi, la scelta giusta è una degustazione di vino all’interno della jacuzzi, gli sportivi invece possono optare per un bike tour o un percorso a piedi lungo la via Francigena mentre, per chi vuole immergersi nei sapori locali, non mancano le degustazioni di oli Extravergine e i corsi di cucina per imparare le ricette della tradizione attraverso il racconto della gente del luogo.
Per conoscere le cantine del Movimento Turismo del Vino Umbria visita il sito ufficiale.