Panoramica
L’Archivio di Stato di Siena, fondato il 17 novembre 1858 per iniziativa del granduca Leopoldo II di Toscana, è uno dei principali poli culturali della città.
Ha sede nello storico Palazzo Piccolomini, nel cuore del centro storico senese, e rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la tutela, lo studio e la valorizzazione della memoria storica del territorio.
Il suo patrimonio documentario è di straordinaria ricchezza: oltre 150.000 unità archivistiche, suddivise in più di 300 fondi, occupano circa 14 chilometri di scaffalature. I documenti coprono un arco temporale amplissimo, che va dall’VIII secolo fino agli anni Novanta del Novecento. Tra i fondi più significativi spiccano quelli delle Riformagioni e dell’Archivio generale dei Contratti, che raccolgono gli atti prodotti dallo Stato senese durante le epoche comunale, repubblicana e granducale.
Una sezione di particolare pregio è il Diplomatico, che conserva oltre 62.000 pergamene, molte delle quali provengono da conventi e istituzioni religiose soppresse. L’archivio custodisce inoltre numerosi archivi familiari e privati, oltre alla documentazione prodotta dagli uffici statali e giudiziari della provincia a partire dalla fine dell’Ottocento.
Un elemento distintivo dell’Archivio è il Museo delle Biccherne, che espone 106 tavolette dipinte: si tratta delle antiche copertine lignee dei registri contabili della magistratura finanziaria senese, la Biccherna, realizzate tra il Medioevo e il XVII secolo. Queste opere, vere e proprie testimonianze pittoriche civiche, costituiscono un unicum nel panorama archivistico italiano.
L’Archivio promuove anche numerose attività culturali e didattiche, tra cui mostre, percorsi educativi e iniziative di divulgazione storica. Tra queste, la Mostra documentaria permanente, allestita nella Sala Dantesca e nella Galleria, offre una selezione rappresentativa dei documenti più significativi conservati nell’istituto.