Panoramica
Le vicissitudini di un antico ospedale medievale, oggi museo d’arte sacra
Citato come spedaluzzo, piccolo ospedale, in una fonte documentaria risalente al 1287, l’Oratorio di San Sebastiano de’ Bini aveva la funzione di offrire cure ai pellegrini di passaggio e agli indigenti, funzione che mantenne fino all’inoltrato Settecento.
La struttura ospedaliera fu creata a seguito di una donazione testamentaria di Folco Portinari, padre di Beatrice, la nota musa di Dante. L’attuale denominazione dell’oratorio richiama il nome dei Bini, famiglia facoltosa che abitava in questa zona della città di Firenze e che lo sostenne finanziariamente.
Dal 2002 è sede di un piccolo museo parrocchiale d’arte sacra che copre un arco temporale dal XV al XIX secolo. Le opere qui conservate hanno uno stretto legame con la chiesa di S. Felice in Piazza che era proprietaria dell’oratorio.
Si segnalano il bel crocifisso ligneo attribuito a Baccio da Montelupo e gli interessanti argenti liturgici, molti dei quali di probabile manifattura fiorentina. CC
