Panoramica
Massima espressione del romanico fiorentino, con la sua pianta ottagonale e il rivestimento esterno a motivi geometrici in marmo bianco di Luni e verde di Prato, il Battistero di Firenze venne eretto tra l’XI e il XIII secolo e per molto tempo fu un punto di riferimento cui guardarono tutti i grandi innovatori dell’architettura cittadina, da Arnolfo di Cambio a Brunelleschi e Michelangelo.
Bellissime le tre porte bronzee: la porta Sud di Andrea Pisano, risalente al 1330-36, è la più antica; di inizio XV secolo è la porta Nord, opera di Lorenzo Ghiberti, vincitore nel 1401 del famoso concorso bandito per commissionarla; nell’imposta di sinistra c’è un autoritratto dello stesso artista. Infine la porta a est, di fronte alla cattedrale, fu commissionata sempre a Ghiberti nel 1425 e chiamata da Michelangelo porta del Paradiso a sottolinearne l’eccelsa qualità: capolavoro dell’artista, illustra in 10 formelle in bronzo dorato scene del Vecchio Testamento.
All’interno, dell’antico fonte in cui venne battezzato Dante (come tutti i fiorentini suoi contemporanei) resta solo la traccia, rimosso nel 1576 e sostituito da un fonte decorato da bassorilievi di scuola pisana. Splendidi mosaici duecenteschi di Jacopo da Torrita, d’influenza bizantina, ricoprono la cupola con andamento concentrico, culminanti nella figura del Cristo Pantocrator.