Panoramica
Correva l’anno 1535 quando Carlo V d’Asburgo, reduce dalla vittoriosa campagna in Tunisia contro i pirati barbareschi al comando di Khayr al-Din Barbarossa, nel suo viaggio trionfale di ritorno in Europa attraverso l’Italia scelse Messina come una delle principali tappe, accolto con grande entusiasmo dalla popolazione messinese, che non rimase delusa. La città era già un importante porto commerciale e strategico e la visita dell'imperatore consolidò ulteriormente il suo ruolo centrale nel Mediterraneo con un piano di fortificazione necessario proprio contro le incursioni dei pirati. Fu così che nel 1540 su ordine di Carlo V, sull’estremità della penisola di San Raineri, stretta lingua di terra dalla caratteristica forma a falce che chiude il porto naturale di Messina, venne costruito il Forte S. Salvatore, elemento fondamentale della barriera difensiva cittadina che si concluse solo nel 1686 con la costruzione della Cittadella, di cui oggi persistono pochi ruderi. Il Forte invece è ancora lì, primo impatto visivo per chi giunge a Messina, con la sua torre di guardia, parte centrale della struttura, all’epoca importante postazione di avvistamento per le imbarcazioni che attraversavano lo Stretto di Messina. A sormontarla è la colonna votiva con la statua della Madonna della Lettera, protettrice della città, eretta secoli dopo, nel 1934, in occasione del Giubileo straordinario indetto da Papa Pio XI. Sopravvissuto al devastante terremoto del 1908 e ai bombardamenti della seconda guerra mondiale e oggi gestito dalla Marina Militare, è possibile visitarlo per immergersi nella storia della città e al contempo ammirare lo splendido panorama dello Stretto e delle coste calabresi.