Panoramica
Il Museo Archeologico Nazionale e Castello di Manfredonia rappresenta una delle principali realtà culturali della Puglia, ospitato all’interno di un’imponente fortezza medievale che si affaccia sul mare Adriatico.
Il castello, tradizionalmente attribuito a Manfredi di Svevia, figlio di Federico II, fu costruito nel XIII secolo, anche se le prime testimonianze documentate risalgono al 1279, durante la dominazione angioina. In origine presentava una pianta rettangolare con torri quadrate, ma nel XV secolo gli Aragonesi lo ristrutturarono aggiungendo torri cilindriche e una seconda cinta muraria. Nel XVI secolo, sotto il governo spagnolo, una delle torri fu trasformata nel bastione pentagonale dell’Annunziata.
Dopo il saccheggio da parte dei Turchi nel 1620, il castello perse la sua funzione militare e venne destinato a usi diversi, fino a quando nel 1968 fu donato allo Stato e trasformato in sede museale.
Il museo custodisce importanti reperti archeologici provenienti dalla Capitanata e dal Gargano, con un focus particolare sulla civiltà daunia. Tra le opere più significative spiccano le stele daunie, lastre funerarie in pietra calcarea finemente incise con motivi geometrici, armi e decorazioni.
Oltre a questi, il percorso espositivo comprende anche reperti di epoca romana provenienti da Siponto, opere di arte sacra, mosaici, statue e iscrizioni. La posizione panoramica del castello, con vista sulla città e sul mare, ne fa una meta turistica molto apprezzata.