Olio: l’oro verde della Puglia
1 minuto
L'olio è l'oro della Puglia, prima produttrice della Penisola con quasi 150000 quintali annuali e dove immense distese di uliveti fanno da sfondo a una terra baciata dal sole e dal mare. Sono proprio le macine in pietra e gli antichi frantoi a mostrare l'ancestrale rispetto e la dedizione del popolo pugliese per questa straordinaria tradizione del sapore. E infatti, in alcuni paesini del Salento, sparsi lungo la costa o nell'entroterra, la coltivazione e la cura degli uliveti, autentici monumenti della natura, è una consuetudine un'arte raffinata da secoli: dalla potatura alla raccolta, dalla macinatura al consumo.
L'olio dunque rappresenta una forte attrattiva per tutto il territorio dal Salento al Gargano. Dai monti del Subappennino Daunio alle pendici delle Serre Salentine, si resta affascinati dai grandi e nobili ulivi secolari ormai parte integrante del paesaggio. Dal nord sino al sud, sono innumerevoli le terre destinate a queste coltivazioni, molte delle quali adibite alla coltura biologica. Tuttavia, per un itinerario enogastonomico nella regione pugliese all'insegna dell'olio DOP, vale la pena segnalare le principali zone di produzione. Si inizia dall'olio di Collina di Brindisi che nasce nel territorio della provincia di Brindisi e nei comuni di Carovigno, Ceglie, Messapica, Cisternino, Fasano, Ostuni, San Michele Salentino, San Vito dei Normanni e Villa Castelli.
Poi c'è l'olio extravergine di oliva Dauno DOP prodotto in tutto il foggiano. Dalle terre della Provincia di Lecce e di molti comuni della provincia di Taranto deriva invece l'olio d'oliva Terra D'Otranto Dop. Infine gli uliveti del capoluogo, Bari, e dei territori circostanti producono l'olio extravergine di oliva Terra di Bari Dop che comprende l'Olio di Castel del Monte, di Bitonto, Murgia dei Trulli e delle Grotte.