Panoramica
Nel cuore della Mole Vanvitelliana di Ancona si trova il Museo Tattile Statale Omero, una realtà museale davvero singolare, nata con l’intento di rendere l’arte accessibile a tutti, in particolare a chi ha disabilità visive. Fondato nel 1993 grazie all’iniziativa di Aldo Grassini e Daniela Bottegoni, entrambi non vedenti, il museo ha rivoluzionato il modo di vivere l’arte, trasformando il tatto in uno strumento privilegiato per esplorare la bellezza.
All’interno del museo, i visitatori sono invitati a scoprire oltre duecento opere attraverso un’esperienza sensoriale coinvolgente. Le collezioni comprendono riproduzioni in gesso e resina di celebri opere dell’antichità, modelli architettonici, sculture moderne e oggetti di design. Tra le riproduzioni più note si trovano la Venere di Milo, il Partenone, la Lupa capitolina, il Pantheon e il plastico di Piazza dei Miracoli. Il museo ospita anche opere originali di artisti come De Chirico, Pomodoro, Consagra e Marini, oltre a una sezione dedicata al design italiano, con pezzi iconici come la Moka Bialetti, la Vespa Piaggio e la Valentine, celebre macchina da scrivere.
Distribuito su due livelli, il percorso espositivo si presenta come un vero e proprio racconto tridimensionale, dove ogni opera può essere esplorata con le mani. Ma il museo non si limita all’esposizione: promuove anche attività formative, consulenze tiflodidattiche, mostre tattili e laboratori educativi rivolti a scuole e famiglie.
Riconosciuto a livello internazionale come modello di accessibilità culturale, il Museo Omero continua a essere un punto di riferimento per chi crede in un’arte inclusiva, sensoriale e partecipata. L’ingresso è gratuito, salvo per la sezione dedicata al design, e tutte le attività sono pensate per accogliere ogni tipo di pubblico, senza barriere