Panoramica
Secondo lo storico longobardo Paolo Diacono, la fondazione del duomo di S. Giovanni Battista a Monza si deve alla regina Teodolinda (570 circa-627), figura centrale e quasi mitica dell’Italia romano-barbarica: regina consorte di due re longobardi, e poi reggente per conto del figlio Adaloaldo, fu la vera protagonista della conversione al Cattolicesimo di questo popolo germanico, ma anche una grande mecenate delle arti. L’edificio che vediamo oggi, tuttavia, è successivo al 1360, quando i Visconti ne finanziarono la sontuosa ricostruzione affidandola a Matteo da Campione, architetto e scultore. A lui si devono la facciata bicroma decorata da guglie, edicole e da un magnifico rosone, e il bellissimo pulpito all’interno. Imperdibile è la cappella di Teodolinda, che ospita il sepolcro della regina. Fu meravigliosamente decorata nel 1441-46 dalla bottega dei fratelli Zavattari con affreschi che narrano le storie della vita di Teodolinda: sono considerati capolavori assoluti del gotico internazionale. La cappella custodisce anche la corona ferrea, che secondo la tradizione contiene uno dei chiodi della crocifissione di Cristo e che fu utilizzata per secoli per incoronare aspiranti re d’Italia e imperatori (qualche nome? Carlo Magno, Federico Barbarossa, Carlo V e Napoleone). Il resto della decorazione del duomo è più recente: spicca il cinquecentesco Albero di Jesse dipinto da Giuseppe Arcimboldi e Giuseppe Meda nel transetto meridionale. Altri capolavori d’arte d’epoca medievale sono custoditi nell’adiacente Museo e Tesoro del Duomo di Monza.