Il premio Compasso d’Oro è un riconoscimento delle eccellenze del design italiano nato negli anni ’50 del boom economico, su proposta del grande architetto e progettista milanese Gio Ponti. Ogni due anni una giuria di noti esperti sceglie i più interessanti fra una serie di nuovi progetti che l’ADI, l’Associazione del Disegno Industriale, appositamente individua. A mo’ di coppa – o di Oscar – i vincitori ricevono un compasso disegnato da Albe Steiner, altro protagonista della Milano migliore. Si tratta di un’iniziativa promozionale della creatività italiana che ha presentato e presenta almeno due vantaggi: di riconoscere, come Ponti voleva, il disegno industriale in quanto professione a sé, e di collezionare nel corso degli anni una storia concreta di idee e di oggetti che meritano memoria e insegnano metodo.
Dal 2021 questa storia è spettacolarmente esposta, e visitabile, sotto forma di centinaia di oggetti, stand e pannelli esplicativi in un grande ex deposito di tram e impianto di distribuzione di elettricità molto ben convertito allo scopo. Si trova nel contesto di un’ex area industriale in cui oggi gravitano cultura e moda, ed è un polo d’attrazione tanto per gli addetti ai lavori quanto per la città e chi la visita. Il museo racconta non soltanto il design in senso stretto ma anche il suo contorno, con mostre temporanee di approfondimento o tematiche che, grazie a un gruppo di curatori e progettisti, non hanno un netto confine con la collezione permanente ma con questa convivono e dialogano.
Per molti il museo è un viaggio nella memoria, tra i ricordi di quegli oggetti entrati un po’ ovunque nelle case o che appartengono alla sfera dei giochi d’infanzia, dei viaggi, e perché no anche a quella del lavoro: dalla mitica Cinquecento alle biciclette pieghevoli, dalla macchina da scrivere portatile Olivetti all’iconico televisore “Doney” della Brionvega, dalle insegne della metropolitana milanese, e non solo, firmate Bob Noorda alla scimmietta Zizì di Munari, e poi ancora libri, manifesti pubblicitari, e persino frasi scritte da critici e giornalisti in vari periodi…