Panoramica
Le radici di Lodi Vecchio affondano nella Gallia Cisalpina. Così era chiamata la Pianura Padana quando, nell’89 a.C., il console romano Pompeo Strabone conferì la cittadinanza latina a un piccolo insediamento sulle rive del Lambro: in suo onore, quel paesino prese il nome Laus Pompeia, l’antenata di Lodi Vecchio. Divenne una cittadina prosperosa, che il protovescovo san Bassiano cristianizzò già alla fine del IV secolo d.C., ma destinata a una fine drammatica. Al tempo delle lotte tra i Comuni lombardi, infatti, Laus Pompeia si scontrò con Milano, fu sconfitta e nel 1158 venne rasa al suolo. L’imperatore Federico Barbarossa, nemico dei milanesi, con le sue macerie edificò la nuova città di Lodi, qualche chilometro più a est. La cittadina distrutta rinacque in tono minore con il nome di Lauda Veteris, per l’appunto Lodi Vecchio. Le sue nobili e antiche origini si ritrovano però nella basilica dei XII Apostoli, ai margini del centro abitato, consacrata dallo stesso san Bassiano e rifatta in epoca romanica; e nella chiesa di S. Pietro, con affaccio su piazza Vittorio Emanuele II: risale all’anno 832 la decisione dell’imperatore Ludovico il Pio di porla sotto la giurisdizione dell’abbazia di Nonantola, nel Modenese, allora molto potente. Poco distante, vale la pena di gettare uno sguardo nell’androne d’ingresso del settecentesco palazzo Rho, oggi in disuso, per ammirare la volta a botte decorata con rilievi e il portico a bugnato. Al ‘600-‘700 risale anche la piccola cappella della Madonna della Valletta, a ovest del centro.
26855 Lodi Vecchio LO, Italia