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Cammini
ITALIA

La Strada Regia delle Calabrie - Parte 1: Il “Miglio d’Oro” e un patrimonio archeologico unico al mondo!

Tipologia
Cammini
Durata
3 giorni
Numero Tappe
15
Difficoltà
Medio

La Strada Regia delle Calabrie sorge sui resti dell’antica “Capua-Regium”, una delle più lunghe vie costruite dai Romani in Italia, ma anche la meno conosciuta!

Una strada percorsa per secoli da eserciti, condottieri e dagli illustri viaggiatori del Grand Tour settecentesco, fino a quando, seguendo le sue tracce, nel 1962 venne costruita la prima autostrada meridionale: la Salerno-Reggio Calabria. 

Oggi l’antica via è diventata un itinerario di turismo culturale, percorribile in 14 giornate da Napoli a Castrovillari. Il punto di arrivo di ogni giornata coincide con i paesi in cui sorgevano le antiche stazioni di posta, luoghi di sosta e di ristoro in cui si effettuava il cambio dei cavalli. 

In questa prima parte dell’itinerario percorreremo i primi 3 giorni della tratta, da Napoli a Salerno, attraverso il “Miglio d’Oro” e lo straordinario patrimonio archeologico del territorio vesuviano. 

Giorno 1

Pietrarsa e San Giorgio a Cremano

Pietrarsa e San Giorgio a Cremano

Il percorso parte dalla sommità del “Ponte della Maddalena”, nella zona orientale di Napoli, nel punto in cui sono ancora visibili due grandi edicole votive del Settecento, una dedicata a San Gennaro, patrono di Napoli e l’altra a San Giovanni Nepomuceno. 

Attraversando il popoloso rione di San Giovanni a Teduccio, tra negozi, mercatini, suoni e voci di gente brulicante, l’imponente mole delle costruzioni testimonia la forte stratificazione urbana avvenuta nel corso dei secoli. Quello che colpisce maggiormente però,è l’eleganza e il rigore formale delle ville sette-ottocentesche, particolarmente quelle lato mare dove è possibile intravedere, attraverso le aperture dei maestosi portoni, i preziosi cancelli, gli enormi giardini oltre l’azzurro del mare.

Questa zona era nota anche per essere una delle più importanti per l’industria e il commercio meridionali. Ne è testimonianza il Museo della locomotiva di Pietrarsa, splendido esempio di archeologia industriale e sede delle antiche officine che realizzarono la prima ferrovia italiana: la Napoli-Portici. 

Dopo circa quattro chilometri dalla partenza, si giunge a San Giorgio a Cremano, città natale di Massimo Troisi e luogo prescelto dall’antica nobiltà napoletana per edificare alcune tra le più sfarzose dimore estive del Settecento, conosciute anche come “Ville Vesuviane”.

Portici

Portici

Lasciata San Giorgio a Cremano l’itinerario ci conduce nel territorio di Portici dove, se possibile, si ergono ville di ancor maggior sfarzo. Come Villa Savonarola, Villa Angelina e Villa Menna per citare alcune delle sontuose dimore storiche che qui si incontrano. 

Prima di giungere in piazza San Ciro la via costeggia l’imponente mole di Palazzo Ruffo di Bagnara, opera del celebre architetto Ferdinando Sanfelice, a ridosso del quale sorge l’Epitaffio del Conte di Monterey, eretto a ricordo della tremenda eruzione del Vesuvio del 1631. 

Piazza San Ciro è tra i luoghi più rappresentativi di Portici, un ampio spazio su cui spicca la scenografica facciata della Cattedrale di San Ciro dedicata a uno dei  santi più venerati nella tradizione religiosa napoletana.

Da qui si snoda via Università, strada che attraversa una tra le zone a maggior concentrazione di edifici storici dell’intero itinerario. Palazzo Mascabruno, Palazzo Valle e il Convento di Sant’Antonio risalente al XIII secolo, sono solo il preambolo alla più importante attrazione culturale e architettonica della città: la Reggia di Portici. Costruita a cavallo del tracciato stradale si presenta in un contesto scenografico di grande impatto. Nel sito è compreso anche un grande parco di 36 ettari insieme a un orto botanico che conta rarissime specie arboree. 

Ercolano

Ercolano

Dopo aver attraversato lo scenografico cortile della Reggia di Portici la strada si inoltra per Ercolano. Obbligatorie le tappe presso l'avveniristico MAV (Museo Archeologico Virtuale) e allo splendido Sito Archeologico, contenente resti perfettamente conservati della città sepolta dall'eruzione del 79 d.C. 

Proprio a ridosso dell’ingresso del sito, all’altezza di Villa De Bisogno di Casaluce, fa bella mostra di sé sul marciapiede l'antica pietra miliare che indica il IV miglio della Consolare di Calabria. Ci si trova, infatti, all’inizio del celebre “Miglio d’Oro”, l’elegante tratto di strada che arriva fino a Torre del Greco e strada in cui si concentrano le più sfarzose e raffinate Ville Vesuviane.
Costruite per volere dei numerosi nobili a partire dal Settecento, che intendevano seguire il sovrano nei periodi di vacanza alla Reggia di Portici. Tra le più rinomate Villa Campolieto, realizzata da Luigi Vanvitelli, Villa Favorita dal grandissimo parco, edificio di assoluto valore opera dell’architetto Ferdinando Fuga. Mentre tra gli altri edifici di pregio presenti lungo il percorso si segnalano Villa Aprile, Villa Durante e Villa Battista, dalla singolare torretta con loggiato.

Una visita da non perdere la merita anche il pittoresco borgo di Resina, che ospita uno dei più famosi e antichi mercati di abiti usati del centro-sud.

Torre del Greco

Torre del Greco

La Strada Regia delle Calabrie, dopo Ercolano si inoltra nel territorio di Torre del Greco, città dalla secolare tradizione marinara e famosa in tutto il mondo per la lavorazione del corallo. Nel centro cittadino spicca il Palazzo del marchese di Vallelonga, con la sua elegante facciata settecentesca, mentre al bivio con via Roma si trova il più importante monumento storico della città, il Monastero dei Padri Osservanti Minori, detti “Zoccolanti”, prezioso esempio di architettura monastica cinquecentesca.

Monumentale e scenografica la piazza che ospita la Basilica di Santa Croce, alla quale si giunge attraverso la centralissima via Colamarino, ricca di negozi e botteghe di artigianato locale. Lasciato il fitto tessuto urbano del centro storico, addossato alla facciata di Villa Mennella, si può ammirare un grande Epitaffio, che racconta della costruzione della strada nel 1562. 

Fino a Torre Annunziata, il percorso è caratterizzato dalla pittoresca, malinconica e decadente imponenza delle settecentesche dimore di “delizie”, tra le quali spiccano per importanza Villa Bruno-Prota, con un portale sormontato da una elegante edicola sacra e Villa Prota, straordinario esempio di barocco napoletano, opera di Antonio Vaccaro.

Torre Annunziata

Torre Annunziata

Il percorso storico si snoda attraverso il centro della laboriosa città di Torre Annunziata, sede di antichi mulini per la lavorazione della pasta e di molte altre attività legate al commercio alimentare. Un piccolo slargo tra i vicoli del centro storico svela l’austero e imponente prospetto della Real Fabbrica d’Armi un antico opificio bellico realizzato nel 1758 su volere di Carlo III di Borbone che, di recente, è stato convertito in Museo Archeologico. Ma la più importante testimonianza storica della città è senza dubbio il sito degli Scavi archeologici di Oplonti e la Villa di Poppea. Oplonti era un centro residenziale di epoca romana, con ville, terme e una stazione itineraria per il cambio dei cavalli. La villa di Poppea Sabina, seconda moglie di Nerone, costituisce uno degli esempi più significativi delle residenze dell’aristocrazia romana. 

Ritornando sul tracciato per le Calabrie, un’altra piccola deviazione permette di accedere ad uno slargo in cui appare la “doppia” facciata ed il campanile del Santuario della Madonna della Neve, nota anche col nome di S. Maria dell'Annunziata, da cui si deve la fondazione della città nel 1314, e l’aggettivo che ne qualifica il nome. E’ la chiesa più importante e rappresentativa della città.

Giorno 2

Pompei

Pompei

La tappa ha inizio presso il cosiddetto Palazzo dello Stallone, a Torre Annunziata, dove anticamente aveva sede la stazione di posta per il cambio dei cavalli. Dopo aver attraversato l’intero centro cittadino, prosegue in direzione di Pompei lungo un tratto densamente abitato ricco di attività commerciali. L’itinerario continua costeggiando la vasta area del Parco Archeologico di Pompei, patrimonio mondiale Unesco (insieme a Ercolano), tra i siti storici più visitati al mondo! La scoperta, assolutamente casuale, avvenne alla fine del XVI secolo durante i lavori per la realizzazione di un canale irriguo. Solamente nel 1748 però iniziò il vero programma di scavo che continua ancora oggi, riportando alla luce testimonianze dalla straordinaria importanza storica.

Poco oltre l’ingresso degli scavi si giunge nella grande piazza dove domina la mole della Basilica della Beata Vergine di Pompei. Fondata a fine Ottocento dal beato Bartolo Longo, è oggi frequentatissimo luogo di culto e meta di pellegrinaggi da tutto il Paese. 

La Strada Regia delle Calabrie prosegue poi in direzione Scafati, lungo la centralissima via Lepanto, vero e proprio cuore commerciale e salotto della città, con i suoi numerosi e fornitissimi negozi, bar, pasticcerie e gli immancabili locali di street-food.

Pompei
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Maggiori Informazioni

Scafati

Scafati

La Strada Regia delle Calabrie raggiunge la cittadina di Scafati, provincia di Salerno, dopo aver percorso un lungo rettilineo nel vivace contesto urbano ricco di svariate attività commerciali. Prima di entrare nel centro cittadino è possibile visitare il complesso del Real Polverificio Borbonico recentemente restaurato, che rappresenta un interessante esempio di architettura industriale ottocentesca.

L’ingresso nel borgo antico di Scafati è davvero molto suggestivo. Giunti nella piazza principale, si apprezza subito l’elegante sagoma della Chiesa di Santa Maria delle Vergini, risalente al XV secolo, attenzione poi catturata dal ponte sul fiume Sarno o dalla vista di Palazzo Meyer, sorto sui resti di un'antica torre e oggi sede del Municipio. Facevano parte del complesso del Meyer anche i bellissimi giardini dell’attuale Parco Wenner sede di un patrimonio botanico unico e per lo sviluppo superficiale, che per la rarità delle essenze che ospita. 

La curiosità: il complesso sistema di dighe e canali realizzato per convogliare le acque del fiume Sarno attraverso il paese, fece guadagnare a Scafati l’appellativo di piccola Venezia.

Angri

Angri

Lasciato il centro antico di Scafati, si incontra l’ennesima testimonianza del passaggio dell’itinerario storico per le Calabrie, con l’Epitaffio di Ferdinando II di Borbone, imponente lapide in marmo che ricorda le opere di bonifica del sovrano nell’Ottocento. Prima di abbandonare Scafati si nota anche il monumentale complesso del Santuario della Madonna dei Bagni che prende nome da un piccolo laghetto contenente, secondo la tradizione, acque ritenute miracolose. Sede di culto secolare per i contadini della zona e anche sede di una festa che tramanda riti propiziatori pre-cristiani.

L’itinerario prosegue percorrendo un lungo rettilineo, circa 6 chilometri per Pagani, attraversando i comuni di Angri e Sant’Egidio del Monte Albino. Zona di produzione del pomodoro San Marzano DOP (l’oro rosso della Campania), come è possibile notare dalle numerose industrie conserviere presenti lungo la via. Grazie alle sue produzioni agricole Angri, fin da epoca romana, ha rappresentato uno snodo importante sulla rete viaria della Campania. Nel 1600 divenne feudo della potente famiglia genovese dei Doria, come testimoniato dall’imponente mole del Castello Doria, sede oggi del Comune, caratterizzato da una grande torre laterale probabilmente di origine romana.

Sant’Egidio del Monte Albino

Sant’Egidio del Monte Albino

Dopo Angri la Via Regia delle Calabrie, lambisce il territorio di Sant’Egidio del Monte Albino, piccolo borgo dell’agro nocerino-sarnese da cui passa la strada che, attraverso il Valico di Chiunzi, conduce a Ravello e successivamente alla Costiera Amalfitana

Il grazioso centro storico si sviluppa lungo una stretta stradina che taglia in due l’abitato. A un’estremità si trova l’elegante sagoma settecentesca di Palazzo Ferrajoli della Cappella e la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Mentre dall’altra si può visitare la piazza in cui si affacciano l’Abbazia di Santa Maria Maddalena in Armillis e il Palazzo Ferrajoli della Fontana, sede del Municipio.

Si consiglia di visitare Sant’Egidio nel mese di settembre, quando vanno in scena “i cortili della storia”. Rappresentazione in costume nei vicoli del borgo, all'insegna del cibo della tradizione locale e dell'allegria della gente del posto.

Pagani

Pagani

Giunti alle porte di Pagani, località Barbazzano, l’antico tracciato Regio svolta a destra direzione centro città. Un centro storico che colpisce piacevolmente per la presenza di numerosi portali in stile settecentesco, facciate delle chiese barocche riccamente addobbate oltre a innumerevoli edicole votive, alcune dalle forme davvero bizzarre.

Tra le maggiori attrattive culturali e spirituali della città c’è senz’altro la Basilica di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, famoso come autore della prima versione in lingua napoletana dell’aria di Natale, Tu scendi dalle stelle. Nel convento si conserva ancora la sua cella, rimasta intatta dopo la morte nel 1787, mentre in alcune sale è stato allestito il Museo Alfonsiano.

Ritornati sul tracciato della Consolare, subito dopo aver preso via Nicola Pagano, sulla destra si apre lo slargo dove affaccia la Chiesa della Madonna delle Galline. Altro storico monumento cittadino, che deve il suo curioso nome alla leggenda secondo cui, nel secolo XVI, alcune galline razzolando, portarono alla luce una piccola tavola lignea con raffigurata la Madonna del Carmine. Ancora oggi, dopo la Pasqua, la processione della Madonna insieme ad una folkloristica festa con galline e altri volatili, rievoca il miracoloso ritrovamento.

Museo S. Alfonso M. de Liguori - Pagani (SA)
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Nocera Inferiore

Nocera Inferiore

L’antica Nuceria Alfaterna è da sempre uno snodo importante per i traffici commerciali e militari dell’Italia del sud. Un luogo ricco di storia con siti archeologici di grande valore che, a causa dell’immediata vicinanza con Pompei e Ercolano, non hanno mai goduto della giusta attrattiva turistica. L’itinerario attraversa il centro storico dove, tra negozi e botteghe di artigianato, è possibile ammirare le facciate di numerosi antichi edifici dai pregevoli portali in tufo grigio, in un contesto architettonico molto simile a quello che appariva al viaggiatore del Settecento.

Merita una visita l’area archeologica sotterranea in piazza del Corso, dove lavori di scavo hanno rimesso in luce un tratto dell’antica strada che da Nuceria portava alla città di Stabia. Poco distante troviamo la Chiesa di San Matteo Apostolo, anch’essa meritevole di una visita. Costruita sui resti millenari di un tempio romano dedicato a Giano bifronte, probabilmente è la più antica della città. 

Ma sono davvero tante le eccellenze storico-architettoniche di Nocera Inferiore. Da Palazzo Lanzara, di fine Seicento, a l'imponente sagoma dell’antico Palazzo Ducale, conosciuto anche come Caserma Tofano. Appartenuto alla potente famiglia napoletana dei Carafa e convertito in caserma da Carlo di Borbone, il palazzo conteneva anche un celebre giardino di cui resta un frammento nel parco antistante la struttura. 

Giorno 3

Nocera Superiore

Nocera Superiore

Lasciato alle spalle il centro storico di Nocera Inferiore, l’itinerario prosegue in direzione Salerno, lungo la trafficata via Nazionale costeggiando l’Alveo Comune Nocerino, un canale realizzato nell’Ottocento per bonificare i terreni dell’agro. Prima di raggiungere Nocera Superiore, merita una visita l’antico Borgo del Vescovado, dove spiccano l’edificio dell’Ex Seminario Vescovile, elegante palazzo in stile barocco e sede oggi della Curia e del Museo Diocesano, dall’imponente e scenografica sagoma del campanile della Cattedrale di San Prisco, a cavallo della stradina di ingresso al complesso religioso. 

Nocera Superiore è un autentico scrigno di storia e archeologia. Tante e preziose le testimonianze che descrivono l’importanza che questo luogo ha ricoperto nell’antichità. Il Teatro ellenistico-romano tra quelli documentati in Campania, rappresenta l'esempio più grandioso, per dimensioni e scenografia. Mentre le ricchezze di mausolei e siti sepolcrali raccontano del potere delle nobili famiglie che abitavano questi luoghi. Certamente il più celebre edificio storico della città è il Battistero paleocristiano di S. Maria Maggiore, tesoro che lascia il visitatore senza fiato per l’incredibile bellezza dell’architettura interna.

Seguendo la Strada per le Calabrie merita una breve sosta anche il Museo delle Arti Applicate. Situato all’interno della residenza ottocentesca, Villa De Ruggiero, ci si arriva passando da un piccolo ponte sull’Alveo Comune.

Cava de’ Tirreni

Cava de’ Tirreni

L’arrivo nella pittoresca Cava de’ Tirreni è scandito dalla presenza di un maestoso epitaffio di epoca vicereale, attribuito a Filippo III Re di Spagna. La strada entra nel cuore storico della città, percorrendo uno dei tratti più suggestivi dell’antica via per le Calabrie. Il Borgo Scacciaventi con palazzi medievali dai caratteristici portici. Autentico salotto cittadino, da sempre luogo di incontro e di passeggio con negozi, piccoli locali e botteghe di artigianato locale. Ma sono davvero tante le bellezze e attrazioni storiche per chi visita Cava!

La più importante è senza dubbio la Badia della SS. Trinità. In epoca medievale  rappresentava uno tra i principali centri spirituali e di potere dell’intero sud Italia. La Badia conserva uno degli archivi bibliografici più ampi e preziosi dell’antichità e ancora oggi è meta di studiosi provenienti da tutto il mondo.

Giunti in piazza San Francesco si ammirano alcune strutture religiose storicamente rilevanti: la Chiesa di San Francesco e Sant’Antonio e il Monastero di Santa Maria del Rifugio, entrambe risalenti al XV secolo. Mentre dal lato opposto della piazza troviamo la Basilica di Santa Maria dell’Olmo, eretta nell’XI secolo. Nella piazza, inoltre, si può notare la pietra del XXIV miglio, una delle rarissime pietre miliari di epoca borbonica ancora esistenti.

Vietri sul Mare

Vietri sul Mare

Superato il cinquecentesco ponte di San Francesco, ritratto dal celebre vedutista tedesco Jakob Philipp Hackert e proseguendo sulla discesa che, da Cava de’ Tirreni conduce a Vietri sul Mare, appare l’Epitaffio vicereale del 1564 che conduce all’antico e suggestivo borgo di Molina dove, nei pressi, è possibile notare i resti del “Ponte del Diavolo”, antico acquedotto per portare acqua ai mulini del borgo.

Vietri sul Mare è uno dei borghi più belli della costiera amalfitana (Patrimonio mondiale Unesco). Famosa per le ceramiche, la cittadina regala sempre meravigliosi scorci tra antichi palazzi, pittoresche botteghe e strettissimi vicoli. Luoghi sovrastati dal campanile e dalla cupola maiolicata del Duomo, edificato nel X secolo e dedicato a San Giovanni Battista. Chi attraversa questo splendido borgo non può fare a meno di entrare in uno dei piccoli negozi d’artigianato locale, o rilassarsi sull’ampia spiaggia sabbiosa dal mare cristallino.

Lasciato il caratteristico paesino di Vietri, si prosegue in discesa verso Salerno, fiancheggiando il ripido costone da cui si può godere della splendida veduta del golfo e del suo grande porto. 

Salerno

Salerno

Dopo aver costeggiato a lungo l’area portuale, la Strada Regia delle Calabrie attraversa gli stretti vicoli del vivace centro storico di Salerno, tra pregevoli palazzi barocchi, chiese medievali, fontane e botteghe di artigianato locale. Ma sono proprio le strutture religiose ad incantare il visitatore: Sant’Andrea de Lama e San Pietro a Corte sono solo alcuni magnifici esempi di architettura longobarda del capoluogo salernitano. Lo splendido Duomo dedicato a San Matteo, patrono della città, è un autentico scrigno d’arte e dove, nei suoi locali, si tenevano lezioni della celebre scuola medica salernitana. Il portico interno, con colonne e intarsi policromatici, è tra i luoghi più interessanti dell’intera provincia. 

La strada antica, superata la stretta e animata via dei Mercanti, piega verso la Porta Nuova, pregevole struttura in stile barocco, antico varco di ingresso in città. 

La vita mondana salernitana si concentra lungo Corso Vittorio Emanuele dagli eleganti negozi e autentico salotto cittadino che, insieme allo splendido lungomare, è luogo ideale per passeggiare o gustare i piatti della tradizione locale.
A Salerno, infine, è divenuto celebre l’evento “Luci d’Artista”. Centinaia di installazioni luminose sparse per la città che, nel periodo natalizio, attraggono migliaia di visitatori da tutta Italia.

 

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