Il Museo Mineralogico Campano nasce nell’ottobre del 1992, diventando ben presto uno dei più grandi musei scientifici della Regione Campania. Grazie al numero, alla varietà e alla rarità dei minerali esposti, la collezione dell’ingegner Pasquale Discepolo, frutto di oltre cinquant’anni di ricerca, si sviluppa in 28 teche contenenti oltre 3500 campioni di 1400 specie provenienti da ogni parte del mondo.
Ulteriormente arricchita da numerose donazioni, dal 1997 il Museo si è dotato anche di una sezione paleontologica, articolata in quattro vetrine e, dal 2003, di una sezione antropologica composta da due vetrine.
La collezione presenta minerali dall’alto livello di cristallizzazione, con forme geometriche che appaiono quasi artificiali, ma anche una sezione dedicata ai minerali vesuviani, che comprende rarità come il lapislazzuli del Monte Somma e straordinari cristalli di vesuvianite.
Inoltre è presente una sezione di meteoriti, corpi extraterrestri di varia composizione chimica, caduti in diversi punti del pianeta in epoche differenti. Dal 2001 il Museo ha anche una sezione di gemme, donata dagli architetti Ezio De Felice e Eirene Sbriziolo.
Nell’area dedicata alla paleontologia sono presenti più di cento fossili risalenti tra i 600 milioni di anni e poche migliaia. Tra questi sono presenti: due uova di dinosauro (di Sauropode e Velociraptoide), lastre con impronte di rettili del Permiano e di anfibi, foglie di conifere e felci, pesci del Cretaceo, denti (di squali, dinosauro, mammuth, ecc.) e un insetto in ambra. Inoltre c’è una fedele riproduzione di "Ciro", lo Scipionyx Samniticus di Pietraroja (Bn), e vari reperti di dinosauri offerti dal famoso paleontologo Philip J. Currie.
La sezione antropologica, inaugurata nel 2003, grazie alla donazione del Dott. Angelo Pesce, espone strumenti in pietra lavorata da uomini primitivi del Paleolitico e del Neolitico della zona Sahariana. Tra questi amigdale, ovvero ascie da pugno, in quarzite, punte di freccia, raschiatoi in selce o opale e utensili in serpentino e una scultura rupestre raffigurante un erbivoro.