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Museo del lavoro

Panoramica

La donazione De Felice – Sbriziolo, un’antologia di oggetti, strumenti e attrezzi di lavoro del passato, è stata donata alla Provincia di Avellino nel corso di quattro anni (2001-2004) e poi interamente trasferita in comodato d’uso al Comune di San Potito Ultra dall’architetto Eirene Sbriziolo De Felice. Questa raccolta ha permesso di costituire il primo Museo del Lavoro in terra irpina, forse uno dei più ricchi e vari di tutta la Campania. È allestito nelle cantine del Palazzo dei Baroni Amatucci del XVIII secolo, situato nel centro storico del paese, ed occupa una superficie di circa 250 mq. Fra l’altro, all’interno del museo è presente l’archivio della stessa famiglia baronale che consente di riprodurre, in modo realistico, i rapporti tra il ricco proprietario terriero e il gran numero dei suoi coloni. Al di là di ciò, l’opera di persone disinteressate che hanno dedicato il loro tempo per sottrarre all’abbandono le cantine del Barone, e la generosità di una persona che ha donato al Museo miniature di mestieri e scene di vita materiale, fanno sì che il museo acquisisca una dimensione antropologica e artistica davvero unica. Inoltre, i lavoratori, attraverso le loro opere, forniscono un suggerimento per il futuro del museo, consistente nella realizzazione di laboratori, nell’invito alla popolazione locale e ai giovani, affinché possano vivere questa raccolta fuori dalle vecchie logiche della fruizione museale. Di pari passo, un vecchio opificio ottocentesco per la lavorazione del ferro e del rame, la "Ramiera", situato a breve distanza dal museo, attende di trasformarsi in una fabbrica-laboratorio-Museo, affinché si possa far risentire il ritmato suono dei suoi imponenti magli. Da qui, San Potito potrebbe trasformarsi nel paese della civiltà e della cultura del lavoro.
Museo del lavoro
Piazza Libertà, 83050 San Potito Ultra AV, Italia
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