La Cappella del Pio Monte de’ Morti si trova nell’attuale Piazza Mercato, a Montemarano (AV). La chiesa viene citata da diverse fonti storiche tra le quali spiccano quelle settecentesche connesse al vescovato di Celestino Labonia (1670-1720), eletto dal papa Clemente X. Il vescovo Labonia fu anche molto legato al cardinale arcivescovo Orsini, nonché futuro papa Benedetto XIII, il quale visitò più volte Montemarano elargendo sempre offerte cospicue per la diocesi.
Dalle fonti ottocentesche si desume che l’edificio, in origine denominato Chiesa di San Pietro Apostolo, appartenesse alla famiglia gentilizia D’Aliasi di Montemarano e che, “ormai diruta”, venne ceduta nel 1707 dalla stessa famiglia al vescovo Labonia. La cappella cimiteriale venne poi ribattezzata Santa Maria del Carmine dal vescovo. Nel 1776 venne restaurata, come testimonia l’iscrizione posta sul portale di ingresso, sotto lo stemma recante i simboli del Pio Monte dei Morti. Gli affreschi che impreziosiscono il suo interno e la simbologia della morte riportata sul portale confermano la sua funzionalità connessa ad un’area cimiteriale.
L’edificio, costruito con un’unica aula e una pianta rettangolare, si sviluppa in senso est-ovest, con l’abside orientata verso est. Quest’ultima, allo stato attuale, si presenta come un’ampia nicchia poco fronda, delimitata dal resto dell’aula da una arcata.
I muri perimetrali interni sono caratterizzati ciascuno da un ordine di arcate addossate alle pareti laterali, le cui lunette furono, in antichità, coperte da intonaco ad affresco risalente alla seconda metà del Settecento.
Tre vani laterali di piccole dimensioni e collegati fra di loro si sviluppano a lato dell’aula di culto. A questi si accede tramite due aperture di cui una interna, realizzata negli anni Ottanta connessa all’aula di culto, mentre l’altra funge da ingresso laterale all’edificio. La struttura realizzata in muratura con tecnica mista non ha intonacature esterne e sui paramenti murari sono ben visibili i rifacimenti subiti nel corso del tempo.