Panoramica
La chiesa di San Lorenzo venne fondata nel primo medioevo lungo la via Postumia, l’odierno corso Cavour, con la facciata rivolta ad ovest ovvero verso chi giungeva in città per raggiungere Porta Borsari. La sua ricostruzione in epoca romanica, nel terzo quarto del XII secolo (dovuta anche al vescovo Zufeto), prese a modello la pianta della chiesa benedettina dei Santi Fermo e Rustico, già memore della seconda pianta dell’abbazia di Cluny: a tre navate, con tre absidi e due cappelle a loro volta absidate, a formare un transetto corto. Questo schema fu realizzato in alzato tramite un sistema di pilastri e colonne posti a formare il doppio arco che contraddistingue ciascuna campata e le aperture dei matronei, sviluppati al piano superiore. La facciata con due torri circolari (che contengono le scale per i matronei) è apparentemente vicina ad esempi tedeschi, ma riprende, invece, la forma delle porte urbiche romane (per esempio Porta Leoni). L’aspetto odierno della chiesa, pur restituendo un ambiente ecclesiale romanico a due piani con caratteristiche uniche a Verona, è in buona parte frutto di un intervento di ricostruzione della forma medievale, iniziato nel 1887 dal rettore Pietro Scapini. Il rettore fece rimuovere le numerose modifiche e le decorazioni che erano state inserite in epoca moderna, specie nel Cinquecento e nel Seicento, trovandosi a rifare parte degli alzati. Tra gli affreschi medievali conservati, si distinguono quelli duecenteschi: un San Francesco nell’absidiola nord e un San Cristoforo vicino all’ingresso meridionale.