Panoramica
La costruzione della chiesa risale alla seconda metà del XIII secolo ed è coeva al cantiere della basilica dei frati domenicani di Santa Anastasia. L’oratorio si trova a fianco dell’ingresso del convento domenicano, su cui ancor oggi campeggia la tomba di Guglielmo Castelbarco, realizzata tra il 1316 e il 1320. Sulla facciata e sul muro orientale sono murate altre sepolture risalenti al Trecento.
Nel 1354, Cangrande II concesse la chiesa in uso ai cavalieri tedeschi che lo avevano aiutato nella lotta contro il fratellastro Fregnano. L’edificio divenne luogo delle loro sepolture, sotto il titolo di San Giorgio, quale santo cavaliere. Nel 1424, la chiesa fu consegnata alla confraternita di San Pietro Martire.
L’interno, a navata unica divisa in due campate, mantiene inalterato il suo aspetto trecentesco. Nel registro più alto si osserva una serie di elmi con cimiero, scudi e iscrizioni dei cavalieri teutonici viventi; nel registro inferiore alcune immagini a carattere funerario raffigurano i cavalieri defunti presentati da san Giorgio e da altri santi alla Vergine in trono con Bambino. Alcune pitture si devono alla bottega del Secondo Maestro di San Zeno, altre a Bartolomeo Badile e a Turone di Maxio. L’affresco della Crocifissione sulla parete orientale risale al 1354. Nella lunetta soprastante, il pittore Giovanni Maria Falconetto dipinse tra il 1509 e il 1517 una grande rappresentazione allegorica dell’Annunciazione, basata sulla simbologia della caccia all’unicorno, commissionata da due consiglieri tedeschi dell’imperatore Massimiliano d’Asburgo, effigiati ai lati della scena.
Via Abramo Massalongo, 2, 37121 Verona VR, Italia