Panoramica
Campestre e insieme monumentale, Torcello è un’isola di poche anime, oggi. Dal VII al IX secolo ci abitavano decine di migliaia di persone, un’epoca di gloria ancora non dimenticata grazie alle superstiti e bellissime chiese di S. Maria Assunta e quella di S. Fosca. Nell’Alto Medioevo fu il più importante centro della laguna, ricca soprattutto per il porto, le saline e l’industria della lana. L’impaludamento dell’area ne causò l’abbandono e oggi, quel che c’è, è silenzio e campagna incolta oppure a orti, il Ponte del Diavolo, che ricorda quelli antichi veneziani ma è senza parapetto e i due edifici religiosi menzionati sopra. La Basilica di S. Maria Assunta risale al VII secolo ma fu rifatta nell’XI. La precedono i resti del Battistero e un nartece ampliato formando una specie di strada coperta. Il campanile, dell’XI secolo, è imponente, con canna a lesene e cella campanaria a quadrifore. Dentro, pianta basilicale a tre navate, un pavimento marmoreo e a mosaico e, soprattutto, in controfacciata, lo splendido e grande mosaico raffigurante il Giudizio Universale. La chiesa di S. Fosca risale al 1100 ma è nata probabilmente su un martyrium nel VII secolo. Il corpo di fabbrica è contornato su cinque lati da un portico ad archi su capitelli e colonne diversi, che funge da elemento di raccordo tra i complessi volumi della struttura, che termina nel tamburo cilindrico. L’interno è a croce greca con bracci corti, e conserva, nell'absidiola sinistra una pregevole scultura in marmo della Madonna col Bambino, forse di scuola toscana del '400; una tela di Giulio del Moro con il Martirio di S. Giustina, e una Madonna in trono e quattro santi, tavola di scuola belliniana.
Torcello, 30142 Venezia VE, Italia