Panoramica
Situato nella parte storica della Città di Castello, il Museo Burri è ospitato all’interno del Palazzo Albizzini, edificio risalente al XV secolo dall’architettura rinascimentale di ascendenza fiorentina. I membri della famiglia Albizzini sono stati protagonisti di grande rilievo nelle vicende storiche della città, e una delle loro opere più importanti, lo Sposalizio della Vergine di Raffaello, è oggi conservato al Museo di Brera. Aperto al pubblico dal 1981, il Museo Burri espone un’ampia collezione di 130 opere dell’artista (1915-1995), suddivise in pittura, scultura, grafica e scenografia, ordinate cronologicamente da lui stesso e dislocate in venti sale. La mostra, articolata su due piani, ripercorre l’intera parabola artistica di Burri, dai primi lavori fino alle più complesse opere astratte in cui la materia, spesso lacerata e sofferente, diventa opera d’arte a sé stante. Tale attenzione ai mutamenti di materiali come: catrami, sacchi, legni, ferri e plastiche, deriva dalla formazione scientifica dell’artista (Burri si laureò in medicina nel 1940). Inoltre, le scene e i costumi per un’edizione del Tristano e Isotta di Wagner, allestita nel 1975 presso il Teatro Regio di Torino, la Fenice di Venezia e l’Opera di Roma, sono visibili attraverso i bozzetti esposti nel museo. Infine, le opere di grandi dimensioni, raggruppate per cicli, sono in mostra presso gli Ex Seccatoi del Tabacco.