A pochi chilometri dalla Palazzina dei Mulini, Napoleone acquistò, al momento del suo arrivo sull’isola, alcune proprietà della famiglia Manganaro. Tra queste, una casa di campagna rustica, che egli intendeva trasformare in una dimora di lusso, con una comodità e delle finiture paragonabili a quelle delle dimore parigine.
Furono effettuati degli interventi di ampliamento dell’edificio, di ristrutturazione del prospetto con la creazione di un giardino pensile affacciato sulla baia di Portoferraio, e di decorazione degli interni, affidati al piemontese Antonio Vincenzo Revelli. Dopo la fuga di Napoleone dall’Elba e l’epilogo della sua vicenda, Villa San Martino passò agli eredi dell’Imperatore finché, nel 1856, fu acquistata da Anatolio Demidoff, un nobile russo, grande collezionista di arte e grande ammiratore di Napoleone. Oltre al risistemare la villa, Demidoff progettò anche la costruzione di un grande museo dedicato ai cimeli napoleonici che aveva raccolto. Per questo, commissionò la costruzione di una galleria che porta ancora oggi il suo nome. All’interno del museo, la ricca collezione di stampe è frutto della fusione di due nuclei distinti: la raccolta Turini-De Micheli, acquistata dallo Stato nel 1985, e la raccolta Olschki, donata alla nazione da Aldo, figlio di Leo Samuele Olschki, fondatore della nota casa editrice.
La prima raccolta, riunita a Roma da Guglielmo Turini, contiene 230 incisioni che documentano la storia napoleonica, e 12 piatti ornati con immagini dell’iconografia napoleonica. Comprende incisioni, litografie e acqueforti, con ritratti di Napoleone, in veste di generale ed imperatore, e dei suoi familiari, in particolare della moglie Giuseppina; scene della vita privata che mostrano il grande uomo politico mentre gioca con il figlio; ritratti di ufficiali della Grande Armée e delle principali battaglie; e immagini aneddotiche e satiriche provenienti dai paesi della coalizione antinapoleonica, dove il generale viene attaccato e deriso. La visita al museo permette di ammirare le collezioni e il percorso creato appositamente.