Panoramica
Come quella di S. Maria degli Alemanni, anche la chiesa della Ss. Annunziata dei Catalani si distingue per le sue forme originarie nel volto ottocentesco della città, autentico gioiello architettonico che sfida il tempo e la memoria, testimone silenziosa delle molteplici dominazioni che hanno attraversato questa terra. Sopravvissuta al catastrofico terremoto che nel 1908 devastò Messina, fu costruita in stile arabo-normanno fra il 1150 e il 1200, probabilmente sul sito di un antico tempio, e nel XV secolo, con l'arrivo degli Aragonesi, divenne luogo di culto della comunità catalana che aggiunse il proprio nome a quello della santissima Annunziata. La chiesa cattura subito lo sguardo con la sua bella cupola che poggia su un tamburo d’influenza bizantina, all’incrocio della navata e del transetto, e per i portali decorati in stile arabo-normanno, ma è nel suo solenne interno che si respira una sacralità intrisa di storia, tra le colonne con capitelli scolpiti, che alternano motivi romanici a una vibrante policromia di pietra lavica, calcarea e marmo. Più in basso rispetto al livello della strada, la chiesa risulta incastonata tra edifici riedificati su mucchi di macerie, lascito del sisma.