Palazzo Besta

Costruito su strutture preesistenti risalenti al XIV secolo, Palazzo Besta, situato in un pianoro in prossimità di Teglio, offre una magnifica vista sulla Valtellina e sulle Alpi Orobie. Considerato uno dei più significativi esempi di dimora signorile della Lombardia del Rinascimento, è anche il monumento più importante della provincia di Sondrio.
Fino al 1726 la proprietà rimase di proprietà dei Besta e dei loro eredi, fino a quando non venne acquistata dal console di giustizia Pietro Morelli, il quale apportò modifiche interne tra cui la costruzione delle due stue verso la valle. In seguito, però, il palazzo venne diviso tra diverse famiglie di contadini che lo adattarono a loro uso, trasformandolo in abitazione, stalla e fienile. Riscattato dall’incuria e dal degrado, venne acquistato nel 1911 dallo Stato Italiano, il quale finanziò i lavori di restauro che si protrassero dal 1912 al 1927.
La struttura è caratterizzata da una loggia di grande eleganza, un pozzo ottagonale in marmo e tre piani fuori terra che si articolano intorno ad un cortile quadrato con due ordini di logge. La facciata anteriore, adiacente la strada che porta al paese, è suddivisa in due piani da una fascia decorata a rombi. Le finestre di dimensioni variabili sono sormontate da timpani triangolari, al centro dei quali sono dipinti tondi con ritratti di uomini illustri. Nelle lunette del sottogronda sono affrescati gli stemmi di alcune famose famiglie della zona. All’interno del Palazzo Besta, denominato “Antiquarium tellinum”, sono custodite diverse steli dell’età del bronzo rinvenute dal 1940 in poi, tra cui la più famosa è la “stele della Dea Madre”, uno dei simboli dell’arte dell’incisione su roccia del terzo millennio prima di Cristo.