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Itinerario
Liguria

Un tour alla scoperta del cuore pulsante di Genova

Tipologia
Percorso a piedi
Durata
1 giorno
Numero Tappe
5
Difficoltà
Facile

Genova è una città piena di sorprese, dove i Palazzi patrimonio UNESCO si confondono con i vicoli medievali, l’arte è sempre presente accanto alla modernità. Il comune denominatore è la voglia di farsi conoscere, che Genova ha imparato negli ultimi vent’anni diventando una meta sempre più importante turisticamente. Con due Gallerie Nazionali, tanti Musei con opere di Van Dyck, Rubens, Strozzi, Antonello Da Messina e Luca Giordano, merita una vacanza. Ma un primo assaggio per entrare nel clima della città si può fare passeggiando nel cuore della city, tra il mare e la zona degli edifici rinascimentali.  

Giorno 1

Il Porto Antico

Il Porto Antico

Il tour nella storia e nell’arte, tra antichi negozi e l’atmosfera unica dei “caroggi” - i vicoli di Genova - parte davanti al mare del Porto Antico, il quartiere disegnato da Renzo Piano che ospita il celebre Acquario. Tra le banchine rinnovate e trasformate in lungomare, il colpo d’occhio è eccezionale: si ammira la grandezza di una città tutta in salita. In questa zona si trovano anche la Città dei Bambini e non lontano il Museo del Mare. L’itinerario nell’area storica e antica parte dalla chiesa di San Marco. Stranamente la chiesa del molo genovese, fin dal 1173, anno della sua fondazione, fu dedicata al patrono di Venezia, acerrima nemica della Repubblica e grande rivale sul mare. Un bassorilievo con il leone di San Marco, strappato dalla città di Pola nel 1380, è addossato alla parete laterale di quest’antica basilica romanica. Non lontano si trova Porta Siberia, l’ingresso del molo, capolavoro di architettura medievale che deve il nome - con cui è da sempre chiamata - ad una trasposizione dialettale del termine cibaria, chiaro riferimento ai vicini magazzini del grano, in cui i magistrati della Repubblica conservavano le riserve da utilizzare in caso di carestia. La porta fu edificata tra il 1551 e il 1553 su progetto di Galeazzo Alessi come baluardo invalicabile delle mura costiere. Il fronte esterno presenta due bastioni che racchiudono a tenaglia lo spazio della porta vera e propria. La parte interna fortificata è caratterizzata da un monumentale portico a tre fornici. Il tratto della cinta difensiva a mare, detto Mura di Malapaga (titolo del famoso film in cui Jean Gabin si aggirava fra i vicoli di Genova nel dopoguerra) è tuttora ben conservato e congiunge la porta del Molo al Casone della Malapaga, la prigione dei debitori inadempienti. 

Via San Lorenzo

Via San Lorenzo

Da qui la tappa obbligata è in via San Lorenzo, la strada che taglia in due il centro storico. Incontrerete la cattedrale di San Lorenzo che custodisce il tesoro di San Giovanni e una bomba inesplosa della II Guerra Mondiale; e la chiesa del Gesù, dove due tele di Rubens vi ricorderanno che Genova è una città piena di ricchezze artistiche. Spesso, nell’arco della settimana, si organizzano visite guidate al tesoro di San Lorenzo, mentre a 50 metri c’è il Museo Diocesano che custodisce la sala dei “Teli della Passione” cinquecenteschi su tessuto jeans. La cattedrale di San Lorenzo ha più di mille anni, edificata intorno all’anno 1098 su una precedente basilica e ampliata nei secoli in forme solenni e preziose. La cattedrale, intitolata a San Lorenzo Martire, custodisce le ceneri del patrono della città San Giovanni Battista, giunte a Genova alla fine della Prima Crociata. Oggi si definiscono “tesori di San Lorenzo” le meravigliose opere d’arte a lui dedicate, incastonate come gemme preziose nel complesso monumentale della Cattedrale: il momento del confronto con l’imperatore negli affreschi di Lazzaro Tavarone nell’abside, il suo martirio raffigurato nelle tarsie lignee del coro cinquecentesco. Si organizzano spesso visite guidate con l’ascesa alla torre loggiata del Duomo e per passeggiare lungo il camminamento laterale dei tetti, sul lato di via Reggio, giungendo ai piedi della cupola.

Piazza De Ferrari

Piazza De Ferrari

A due passi vi ritrovate in piazza De Ferrari, che con la sua grande fontana al centro è un punto di ritrovo per tutti. Qui si affacciano Palazzo Ducale con le sue grandi mostre, il Teatro dell’Opera Carlo Felice. È il cuore pulsante della city dove vale la pena soffermarsi per un aperitivo o una tradizionale colazione a base di focaccia, a seconda dell’ora. Attorno alla piazza, dove tutto l’anno ci si incontra a ogni ora per decidere dove andare e cosa fare, si trovano in particolare tre location che meritano una visita.
A cominciare da Palazzo Ducale, scrigno d’arte e cultura della città. Qui vengono allestite le mostre più importanti dell’anno, capaci di attirare visitatori da ogni dove. Ma lo stesso palazzo con le sue scale monumentali, i suoi piani nobili, le maestose terrazze, vale una visita attenta e curiosa. Qui viveva il doge, che veniva eletto come regnante dalle famiglie patrizie genovesi. Qui si trova la Torre Grimaldina, che è uno dei simboli della città: una torre che fu a lungo la prigione di Genova e che viene aperta ogni giorno per visite guidate ricche di fascino. Sempre su Piazza de Ferrari si affaccia l’Accademia Ligustica di Belle Arti con il suo museo: istituita a Genova nel 1751 per iniziativa di un gruppo di artisti e di aristocratici genovesi riuniti intorno al marchese Francesco Doria, l’Accademia trova sede in un elegante edificio neoclassico, costruito su progetto dell’architetto civico Carlo Barabino. La costituzione di una “Galleria di quadri di scuola genovese” in funzione didattica risale agli inizi dell’Ottocento ed è legata in particolare all’iniziativa del marchese Marcello Durazzo.

Via Roma

Via Roma

In pochi minuti potete raggiungere via Roma e via XXV Aprile, strade dello shopping e ideale collegamento con la fantastica via Garibaldi, chiamata in passato via Aurea e Strada Nuova. Percorrendo quest’ultima sarete circondati dai famosi palazzi dei Rolli, patrimonio UNESCO. Edifici costruiti tra il Cinquecento e il Seicento in quello che fu chiamato dalla storiografia “il Secolo dei Genovesi”, ricordando la potenza economica di Genova in quell’epoca. A primavera e in autunno aprono al pubblico anche alcuni edifici privati, in occasione dei Rolli Days. Il 13 luglio 2006 il sito “Genova: le strade nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli” è stato iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO della Convenzione per la Protezione del Patrimonio Culturale e Naturale Mondiale. Conserva spazi urbani unitari di epoca tardo-rinascimentale e barocca, fiancheggiati da oltre cento palazzi di famiglie nobiliari cittadine. Le maggiori dimore, varie per forma e distribuzione, erano sorteggiate in liste ufficiali - i “Rolli” - per ospitare i personaggi illustri delle visite di Stato. I Palazzi dei Rolli, spesso eretti su suolo declive, sono articolati in sequenza atrio-cortile-scalone-giardino e ricchi di decorazioni interne. Esprimono una singolare identità sociale ed economica che inaugura l’architettura urbana di età moderna in Europa. Oggi i Palazzi dei Rolli sono 42: tra gli edifici patrimonio UNESCO anche i Musei più importanti della città, che custodiscono opere d’arte importantissime. 

I Vicoli

I Vicoli

Lungo il percorso potrete addentrarvi nei vicoli - caroggi – ed entrare nel dedalo suggestivo del centro storico, pieno di ristorantini che profumano di pesto e basilico. I vicoli, che i Genovesi chiamano caruggi, sono tutti da scoprire e nei secoli hanno ispirato e ammaliato poeti, scrittori e cantautori da Anton Cechov a Fabrizio De André. Merita indubbiamente una passeggiata Via del Campo, resa immortale dal cantautore genovese De André. Sono ogni anno tantissimi i fans, di tutte le età, che arrivano a Genova per seguire le orme del poeta cantautore e trovano qui le antiche case medievali, i profumi del centro storico.

E poi un negozio unico nel suo genere, diventato una sorta di museo di De Andrè fondato da Gianni Tassio, amico d’infanzia di Faber e diventato una sorta di museo: 29 Rosso. Unici e antichi sono i tesori che la strada e i dintorni racchiudono. Si parte lungo il percorso occidentale della città medievale, dalla splendida Porta di Vacca. E’ facile incontrare, seguendo la via del Campo e i vicoli e le piazzette adiacenti, i luoghi delle antiche consorterie, che – come nel caso della famiglia Piccamiglio – conservano ancora possenti torri innestate su arcate a difesa dei palazzi e delle chiese gentilizie. Tra queste, ancora integra, la piccola millenaria chiesa di San Marcellino, rarissimo esempio conservatosi di una struttura risalente all’XI secolo. E poi i ben diciotto palazzi vincolati della Sovrintendenza, come lo splendido palazzo Cellario. E ancora la famosa colonna infame dei Vaccheri, famiglia nobile, che ebbe il disonore di avere un rampollo condannato per gravi atti contro la Repubblica. L’intervento che verrà avviato, dal costo di oltre tre milioni di euro, riporterà alla luce queste meraviglie nascoste.

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