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Arte e cultura
ITINERARIO DI 10 TAPPE A SANREMO

Cosa vedere a Sanremo: 5 giorni per scoprire la città in occasione del Festival

Tipologia
Percorso a piedi
Durata
5 giorni
Numero Tappe
10
Difficoltà
Facile

Sanremo è la città dei fiori e in Italia è sinonimo di Festival della canzone: la gara canora più importante del Paese, quando la città ligure si prepara ad ospitare visitatori e appassionati da tutte le parti d’Italia e non solo, a caccia di autografi e selfie con i cantanti in gara. Arrivare è facile, perché Sanremo dista solo 147 chilometri da Genova, servita dall’aeroporto Cristoforo Colombo.

Il Festival può essere visto dal vivo al Teatro Ariston oppure in diretta TV. Se la sera godersi lo spettacolo è quasi d’obbligo, durante la giornata non c’è niente di meglio che esplorare le bellezze che la città offre, complice un clima mite che la rende godibile anche d’inverno.

Ecco come scoprire la città di Sanremo al meglio, senza perdersi il Festival, anche con poco tempo a disposizione, attraverso un itinerario pensato ad hoc.

Giorno 1

Teatro Ariston

Teatro Ariston

Sanremo è grande, ma con gli indirizzi giusti a portata di mano potrete andare a colpo sicuro. La prima tappa? Naturalmente l’imperdibile Teatro Ariston, in via Giacomo Matteotti. È qui che dal 1977 si tiene il Festival, fino a quell’anno ospitato nel Salone delle Feste del Casinò cittadino.

Mentre vi dirigete verso il teatro storico della Città dei Fiori però, fermatevi anche alla Concattedrale di San Siro, che è di strada: si tratta della chiesa più antica di Sanremo ed è di epoca romanica.

Casinò

Casinò

Dopo aver scattato le foto di rito, proseguite lungo Via Matteotti fino al Casinò, in Via degli Inglesi. Ospitato in una palazzina liberty progettata dall’architetto francese Eugène Ferret, è uno dei quattro casinò presenti in Italia ed è aperto tutti i giorni e l’ingresso è consentito solo ai maggiorenni.

Se siete osservatori attenti, avrete notato che dal Casinò si vedono delle cupole insolite per una città italiana: è la Chiesa di Cristo Salvatore, San Serafino di Sarov e di Santa Caterina, di rito ortodosso. Costruita tra il 1912 e il 1913 ed è uno dei simboli della città e la sua storia è decisamente affascinante. All’inizio del ‘900 la comunità russa sanremese era numerosa, complice anche il fatto che la zarina Maria Aleksandrovna, moglie di Alessandro II, adorava la città ligure e vi trascorreva le vacanze. La comunità ortodossa la utilizza ancora oggi.

La Pigna

La Pigna

Per il pranzo, spostatevi nell’antico centro storico della città, La Pigna, così chiamato per la sua forma. Fu costruito in questo modo per difendere Sanremo dai pirati saraceni, molto frequenti durante la fondazione della città, intorno all’anno Mille.

Da piazza Cassini si entra nella Pigna attraverso la Porta di Santo Stefano, di epoca trecentesca. Da qui, sulla sinistra, troverete il passaggio coperto delle Rivolte di S. Sebastiano, che conduce alla piazza dei Dolori, dalla confraternita di Nostra Signora dei Sette Dolori, che ha in affidamento l’Oratorio di San Sebastiano. Un fitto dedalo di viuzze, vicoli stretti e salite ripidissime, perfette per gli appassionati di trekking urbano.

La Pigna (centro storico Sanremo)
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Maggiori Informazioni
Giorno 2

Santuario Madonna della Costa

Santuario Madonna della Costa a Sanremo

Il secondo giorno dell’itinerario richiede scarpe davvero comode. Sulla sommità della Pigna, ci sono i Giardini Regina Elena, che dominano la città. Furono realizzati a partire dal 1754, dove sorgeva un castello genovese, ma sono anche frutto della demolizione di alcune aree della stessa Pigna, dopo il terremoto che colpì Sanremo nel 1887. I Giardini, realizzati con una serie di terrazzamenti, sono uniti tra loro da scalinate e offrono un colpo d’occhio unico sui tetti dell’antico centro cittadino e sul mare.

Se siete arrivati fin quassù fate ancora un piccolo sforzo fino al Santuario Madonna della Costa, simbolo della città e vostra destinazione. Stando alla tradizione, fu costruito in ricordo della festa delle catene, quando i sanremesi trascinavano fino al Santuario delle catene per festeggiare la liberazione dal giogo feudale dei Doria.

Forte di Santa Tecla

Forte di Santa Tecla

L’itinerario della seconda giornata prosegue nella parte più moderna della città. Dopo pranzo, camminate lungo la Passeggiata Imperatrice, dedicatevi a un po' di shopping in via Matteotti e prendete un caffè o un aperitivo in uno dei tanti locali che guardano verso il mare. 

Una passeggiata al Porto Vecchio vi farà arrivare davanti al Forte di Santa Tecla, imponente e impenetrabile grazie alla sua forma triangolare. Fu costruito dai genovesi in soli 11 mesi e inaugurato il 12 marzo del 1756, per reprimere i sentimenti di indipendenza della città contro la Repubblica di Genova.

Giorno 3

Villa Nobel

Villa Nobel a Sanremo

Anche l’itinerario del terzo giorno inizia nel verde. I Giardini Regina Elena non sono gli unici della città, anche quelli di Villa Nobel e Villa Ormond sono davvero imperdibili.

Villa Nobel fu residenza di Alfred Nobel, ideatore del celebre Premio. La chiamava “il mio nido”, e qui trascorse gli ultimi anni della sua vita, dedicandosi alla sua attività di chimico. Oggi ospita un museo, dove sono stati ricostruiti gli ambienti dove Nobel visse, ed è disponibile per eventi. Incantevoli i giardini, a cui si accede gratuitamente.

Successivamente, ritagliatevi almeno un’ora per camminare tra i vialetti, a due passi dal mare.

Villa Ormond

Villa Ormond

Ad appena 200 metri da Villa Nobel, sempre in Corso Felice Cavallotti, si trova anche il parco di Villa Ormond, un altro gioiello della città ligure. 

Non è infatti da meno, anzi. Ricco di specie esotiche, è un rifugio tranquillo e curatissimo, ideale per passeggiare e rilassarsi.

Mercato Annonario

Mercato Annonario

Se siete in cerca di un souvenir alternativo per concludere la giornata in bellezza con l’ultima tappa, raggiungete il Mercato Annonario.

Progettato a metà Anni 50, è molto più di un mercato coperto dove andare a fare la spesa. Qui, infatti, non mancano mai piccoli produttori locali con le loro specialità, acquistabili a chilometro zero, dalla sardenaira, una pizza croccante, fino al pesto e all’olio d’oliva.

Giorno 4

Bussana Vecchia

Vista su Bussana Vecchia

Siete appassionati di due ruote? La pista ciclabile del Parco Costiero Riviera dei Fiori fa al caso vostro! Si tratta di un rettilineo di 24 chilometri vista mare che da San Lorenzo al Mare conduce a Ospedaletti. Affittate una bici a Sanremo e imboccate la ciclabile in direzione San Lorenzo. Dopo circa 10 chilometri arriverete alla tappa del vostro quarto giorno: Bussana Vecchia, borgo popolato da artisti dalla storia singolare. 

Fortemente danneggiato dal terremoto del 1887, il piccolo centro venne abbandonato dai suoi abitanti, tanto che per diversi anni fu definito un borgo fantasma. Negli Anni 60 poi la rinascita, grazie a un gruppo di artigiani e artisti che decisero di trasferirsi qui. Utilizzarono le macerie ancora presenti in paese per ricostruirlo, dandosi una sorta di statuto: nessuno era proprietario di nulla, ma tutti erano una comunità, fedeli allo spirito hippy. Gli artisti ci sono ancora: è quasi un mondo a parte, che merita una visita.

Giorno 5

Seborga

Palazzo dei Monaci a Seborga

Arrivati al quinto e ultimo giorno dell’itinerario è ora di prendere la macchina e raggiungere, a 20 chilometri di distanza da Sanremo, lo splendido borgo medievale di Seborga. Si tratta di un piccolo comune immerso nella natura, ricco di tradizioni, storia e curiosità.

Iniziando a passeggiare dal centro, la Chiesa di San Martino è un piccolo gioiello di architettura ligure edificata a fianco al Palazzo dei Monaci, una struttura medievale sotto il cui porticato è presente una piccola fonte di acqua potabile e che ospitò la Zecca di Stato dove il Principe Giorgio I fece coniare la moneta del principato, i Luigini. Continuando il tour a piedi, merita una visita anche il Museo degli Strumenti Musicali, dove ammirare più di 130 strumenti realizzati dal 1700 ad oggi. Una volta seduti a tavola, provate le tipiche lasagne al pesto

Ad itinerario finito, è arrivato il momento di tornare sui vostri passi, riposarvi vista mare e prepararvi per godervi la Finalissima del Festival di Sanremo. Che vinca il migliore!

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