Panoramica
La Risiera di San Sabba, situata a Trieste in via Giovanni Palatucci, è oggi uno dei luoghi della memoria più importanti in Italia. Nata alla fine del XIX secolo come stabilimento per la lavorazione del riso, la struttura fu tragicamente riconvertita dai nazisti, dopo l’8 settembre 1943, in un campo di prigionia e transito per partigiani, oppositori politici ed ebrei, destinati alla deportazione nei campi di sterminio del Reich. È l’unico sito in Italia ad aver ospitato un forno crematorio, operativo dal 1944 fino alla fine del conflitto.
Nel 1965, la Risiera è stata riconosciuta come Monumento Nazionale, e tra il 1972 e il 1975 è stata trasformata in museo e memoriale grazie all’intervento dell’architetto Romano Boico, che ha reinterpretato gli spazi con un linguaggio architettonico sobrio e potente, capace di evocare il dramma vissuto tra quelle mura. L’allestimento conserva alcune strutture originali e guida il visitatore in un percorso pensato per suscitare riflessione e coinvolgimento emotivo.
Il museo si sviluppa attraverso ambienti carichi di significato: la Cella della morte, dove venivano rinchiusi i condannati prima dell’esecuzione; le celle di detenzione, rimaste quasi intatte; lo spazio dedicato ai deportati; e la Sala delle commemorazioni, che ospita il gruppo scultoreo “I Martiri” realizzato da Marcello Mascherini. Dal 2016, il percorso è stato arricchito con una sezione multimediale, che raccoglie fotografie, documenti, oggetti personali e testimonianze video donate da ex deportati.
Oggi la Risiera è un luogo di memoria attiva, frequentato ogni anno da migliaia di visitatori, in particolare studenti, e sede di iniziative culturali, attività educative e cerimonie commemorative. L’ingresso è gratuito e il sito è accessibile a tutti, con visite guidate e audioguide multilingue disponibili per approfondire la conoscenza di questo capitolo doloroso della storia europea.