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Museo di documentazione della civiltà contadina friulana

Panoramica

Alla fine del Settecento, la ricca famiglia Strassoldo, residente nella località di Villanova nella moderna Farra d’Isonzo, fece edificare un luogo di vita e di lavoro a Borgo Colmello di Grotta destinato ad una decina di famiglie alle quali erano collegate da vincoli contrattuali. Esse vi rimasero abitate fino ai primi anni del 1960, momento in cui iniziarono a trasferirsi altrove, causando una rapida degradazione dell’insieme degli edifici. Il Comune, comprendendo l’enorme importanza e le possibilità offerte da quel luogo, decise di creare un museo etnografico, grazie anche alla proposta di acquisto avanzata dalla famiglia Bennati, divenuta proprietaria della tenuta degli Strassoldo.

Il professor Marino Medeot, all’epoca assessore comunale alla cultura e personalità di spicco della Farra d’Isonzo, fu il primo a concepire e a sostenere questo progetto. In seguito ebbe inizio il processo di ristrutturazione dei vari edifici, che risalivano a epoche differenti, ma erano stati costruiti con la stessa tecnica. Nel 1981, fu approvato lo statuto del Museo di Documentazione della Civiltà Contadina di Farra d’Isonzo e nel 1993 l’esposizione fu aperta al pubblico presentando vari ambienti ed aspetti della vita del mondo contadino. Il museo è costituito da diverse sezioni, alcune delle quali ricreano le abitazioni come la cucina e camera da letto, altre mettono in mostra le attività artigianali quali quella del fabbro e del falegname, mentre altre ancora indagano alcuni aspetti sociali dell’epoca e le ultime ne descrivono le attività domestiche.

Museo di documentazione della civiltà contadina friulana
Riva della Grotta, 8, 34072 Farra D'isonzo GO, Italia
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