San Daniele, patrimonio italiano
06 ottobre 2022
2 minuti
Famoso in tutto il mondo, il prosciutto San Daniele, prodotto Dop (Denominazione di origini protetta), si differenzia dagli altri prosciutti italiani per la caratteristica lavorazione che lascia zampetto e zoccolo integri. Per quanto attiene all’origine della materia prima (le cosce) è essenziale che essa provenga esclusivamente da maiali allevati in una delle undici regioni del Nord (Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna) e Centro Italia (Toscana, Lazio, Abruzzo, Marche, Umbria, Molise).
La lavorazione
La stagionatura
Ricette
Per un menù estivo il prosciutto San Daniele è abbinabile al melone o ai fichi, in quest’ultimo caso accompagnato anche dalla pizza bianca. Comunque il prodotto è così versatile da essere proposto in varie ricette: lo si utilizza per esempio per avvolgere gli asparagi, posti in una pirofila su un fondo di burro e mascarpone e poi il tutto si mette in forno. Oppure si può preparare il classico portafogli San Daniele: una fetta di carne piegata a metà a racchiudere una fetta di prosciutto, una di formaggio montasio e una di peperone arrostito.