Panoramica
Secondo le prime notizie risalenti al 1201, si fa risalire la presenza di una spezieria nel complesso abbaziale di San Giovanni Evangelista a Parma al 980 d.C., quando tale monastero fu costituito. Tuttavia, è possibile che la spezieria fosse inizialmente riservata ai Benedettini e abbia acquisito un carattere pubblico solo in un secondo momento. Alla fine del XVI secolo e nei primi anni del XVII, gli arredi della Spezieria furono modificati; nel 1766, poi, a seguito dell’imposizione del ministro borbonico Guglielmo Du Tillot, i benedettini furono costretti a secolarizzare la farmacia. Nel 1896 lo Stato entrò in possesso dei locali, i quali, riaperti al pubblico nel 1951, conservano una collezione di strumenti come mortai, albarelli, bottiglie, alambicchi e altri oggetti provenienti da varie fonti, inclusi donazioni private. Di tutti gli otto ambienti originari della Spezieria, ne rimangono quattro, che portano il nome dei contenuti che caratterizzano ciascun luogo o degli elementi decorativi in esso presenti: la Sala del Fuoco, la Sala dei Mortai, la Sala delle Sirene e infine la Sala del Pozzo.