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Musei e monumenti
Emilia Romagna

Emilia Romagna: le statue parlanti di Parma

Per un’immersione nel mondo dell’arte e della cultura, è nato a Parma il Talking Teens - Le statue Parlano!

2 minuti

Il rivoluzionario progetto, realizzato dagli adolescenti della città, è un percorso di 16 tappe, corrispondenti ad altrettante sculture dislocate sul territorio, pronte a comunicare con voi… via smartphone.

Riceverete una telefonata componendo il numero che vedete sulla targa, inquadrando il QR code o scaricando l’App. Dall’altra parte della cornetta? Giuseppe Verdi in persona e in buona compagnia.

Ma vediamo come funziona Talking Teens - Le statue Parlano! nel dettaglio.

Cominciate dalla statua di Toscanini

Cominciate dalla statua di Toscanini

Il tour avanguardistico inizia al Parco ex-Eridania.
A darvi il benvenuto è la bronzea statua di Arturo Toscanini. Il celebre direttore d’orchestra, rappresentato dallo scultore Maurizio Zaccardi nell’attimo in cui dirige i suoi musicisti “parla” in italiano, inglese e nella lingua dei segni, se scegliete la funzione della videochiamata.

La statua è poco distante dall’Auditorium Paganini, che ospita anche i concerti della Filarmonica Toscanini. La costruzione è uno dei migliori esempi di recupero di una struttura industriale a cura di Renzo Piano.

Le statue nel centro cittadino

Le statue nel centro cittadino

Nel cuore di Parma vi imbatterete in 5 opere scultoree. Raggiungendo Piazza Garibaldi, è possibile ascoltare le storie dell’eroe dei due mondi, scolpito nel 1893. Poco distante, a ridosso del Palazzo del Comune, si trova la statua del pittore Correggio, che osserva una propria opera.

Presso la fontana della piazza, procedendo verso Via della Repubblica, ecco Ercole che lotta contro il gigante Anteo.

Spostandosi nella vicina Piazza della Steccata, la statua del Parmigianino, scolpito nell’atto di dipingere, narra di sé. Arrivati nel Piazzale della Macina, poi, vi accoglierà la statua di Enzo Sicuri, il clochard con la bicicletta, pronto a comunicare in dialetto parmigiano.

Non può certo mancare Giuseppe Verdi

Non può certo mancare Giuseppe Verdi

Continuando la vostra passeggiata verso Piazza Duomo, troverete la statua di Giuseppe Verdi, seduto su una panchina in Piazzale San Francesco, di fronte all’omonima chiesa.

L’originale di Ercole e Anteo, scolpito sul finire del 1800 dal fiammingo Van der Struck, è collocato nel cortile di Palazzo Cusani, che ospita anche la Casa della Musica.

Persino le opere di Verdi sono state rappresentate in granito e bronzo, di fronte al Palazzo della Pilotta, nel vicino Piazzale della Pace, dove si erge anche la statua Il Partigiano, risalente al 1956.

Spingetevi fino al quartiere dell’Oltretorrente

Spingetevi fino al quartiere dell’Oltretorrente

Le storie di Arianna e del Gruppo Sileno, scolpite e metà del 1700 dall’artista francese Jean-Baptiste Boudard, si raccontano nel monumentale Parco Ducale, nel quartiere dell’Oltretorrente.

Uscendo dal “Giardino”, vi imbatterete nelle statue di Filippo Corridoni, eroe della Prima guerra mondiale, e di Padre Lino, figura amatissima dai parmigiani.

Le opere di Ximenes per concludere in bellezza

Le opere di Ximenes per concludere in bellezza

Lo scultore Ettore Ximenes ha realizzato le ultime due opere del tour: la statua della Vittoria e quella di Bottego. Per vederle e ascoltarle dovete dirigervi verso la stazione ferroviaria.

Sul Lungoparma incontrerete la prima delle due sculture, dedicata alla vittoria italiana nella Grande Guerra. Nel piazzale della stazione ammirerete, invece, il capitano ed esploratore parmigiano, cui è anche dedicato il Museo di Storia Naturale.

Un viaggio nel tempo che unisce umanesimo e tecnologia, chi vi accompagnerà nella visita alla città di Parma dando spunti inaspettati in una modalità di fruizione davvero nuova, e giusta.

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