Panoramica
Il Museo della Resistenza di Bologna è collocato all’interno dell’ex convento di San Mattia, in gestione all’Istituto Storico Parri Emilia-Romagna, che ha sede nello stesso edificio. L’Istituto ha organizzato un’esposizione composta da documenti d’archivio, foto, manifesti, filmati, testimonianze. In questo modo si può ripercorrere la Storia locale: dall’attività antifascista alla Resistenza bolognese, durante la guerra e il dopoguerra. All’interno del percorso sono state inserite due applicazioni multimediali, per commemorare l’Ossario dei partigiani nella Certosa di Bologna e il Sacrario dei partigiani di Piazza Nettuno.
La sala dedicata all’antifascismo prima della Resistenza presenta fotografie, documenti originali e filmati dell’epoca, fornendo una panoramica dell’opposizione al fascismo in Italia, della repressione e della partecipazione degli antifascisti di origine italiana alla Guerra Civile Spagnola. Il settore denominato "La Guerra agita" parla dei protagonisti, dei luoghi e delle stagioni della Resistenza nel territorio di Bologna e dintorni, con foto, articoli di quotidiani, ma anche strumenti multimediali come per esempio alcune interviste ai patrioti della Resistenza di Bologna, con la possibilità di osservare il modello virtuale del Monumento-Ossario ai partigiani alla Certosa di Bologna e nel Sacrario di Piazza Nettuno.
La sezione intitolata "La guerra subita e la Resistenza a Bologna" fa un’analisi della vita a Bologna nei venti mesi che vanno dall’8 settembre 1943 alla Liberazione, corredato da foto, manifesti, volantini, articoli di giornale e materiali multimediali. La sezione "Dopo la Resistenza" racconta invece la vita di un’idea e la costruzione della memoria sono. La "Video/camera", l’ultima parte del percorso ed è un laboratorio di suggestioni multimediali che evoca le condizioni di vita dell’autunno 1944 a Bologna.
