Panoramica
Nel cuore del centro storico di Napoli si erge la Chiesa di San Domenico Maggiore, un luogo che racchiude secoli di storia, arte e spiritualità.
Le sue origini risalgono all’epoca medievale, quando l’area era occupata da una chiesa più antica dedicata a San Michele Arcangelo. Fu però nel XIII secolo, con l’arrivo dei domenicani e il sostegno di Carlo II d’Angiò, che l’edificio assunse la forma e l’importanza che conosciamo oggi.
La chiesa fu completata nel 1324 e inizialmente dedicata alla Maddalena, ma presto prese il nome di San Domenico, diventando uno dei principali centri religiosi e culturali della città. Nel corso dei secoli ha subito numerosi interventi architettonici, che ne hanno modificato l’aspetto: dal gotico angioino originario si è passati a influenze rinascimentali, barocche e infine neogotiche, con restauri significativi nel XIX e XX secolo.
L’accesso alla basilica è possibile attraverso due ingressi principali: uno scenografico, lo Scalone Aragonese del 1465, che collega la piazza alla chiesa, e uno più discreto su Vico San Domenico. All’interno, l’ambiente è ricco di opere d’arte, cappelle decorate e sepolture nobiliari, tra cui spiccano le Arche Aragonesi, testimonianza della presenza della dinastia aragonese a Napoli.
La chiesa ha ospitato figure di grande rilievo come San Tommaso d’Aquino, che vi insegnò e visse: la sua cella è ancora oggi visitabile. Anche Giordano Bruno e Tommaso Campanella furono legati al convento domenicano, rendendo questo luogo un crocevia di pensiero e spiritualità.
P.za S. Domenico Maggiore, 8A, 80134 Napoli NA, Italia