Le catacombe di San Gaudioso e San Severo, che custodiscono i segreti di Napoli
Meno estese e ricche di tesori delle Catacombe di San Gennaro, le Catacombe di San Gaudioso e San Severo sono due importanti esempi di necropoli cristiane nascoste nelle viscere del rione Sanità, a Napoli, alcune delle quali tuttora inesplorate.
Meta importante per ripercorrere l’arte e la storia delle prime comunità cristiane partenopee, fanno entrambe parte di architetture più articolate e diffuse e sono l’esempio lampante di come il sottosuolo della città sia, a tutti gli effetti, una città sotto la città.
Scavate in origine dai coloni greci per estrarre il tufo, la pietra dolce napoletana impiegata per edificare case e templi, e poi recuperate dai romani, queste catacombe divennero luogo di rifugio e di preghiera per i primi cristiani ai tempi delle persecuzioni.
Le catacombe di San Gaudioso e la scoperta della Madonna della Sanità
Alle Catacombe di San Gaudioso, il secondo cimitero paleocristiano più importante dopo quello di San Gennaro, si accede dalla Santa Maria della Sanità, basilica dalle architetture barocche, luogo di culto nevralgico del rione. Più precisamente, vi si arriva dalla cripta sotto il suo altare maggiore: difficile stabilire l’ampiezza e il numero dei vani che le compongono, per via delle svariate trasformazioni che il luogo ha subito nei secoli.
Oltre alle spoglie del santo, Gaudioso, un vescovo africano condannato a morte dal re dei Vandali Genserico perché rifiutò di convertirsi all’arianesimo, le catacombe custodiscono affreschi e mosaici del V e del VI secolo e sepolture nobiliari più recenti. Qui, nel XVI secolo, fu rinvenuto un affresco che raffigura Maria, rimasto fino ad allora sepolto nel fango: si tratta della Madonna della Sanità, presumibilmente la più antica raffigurazione mariana in Campania, risalente al V o al VI secolo.
La catacomba di San Severo, guida spirituale dei primi cristiani
A pochi passi dalla basilica di Santa Maria della Sanità, potete raggiungere a piedi la basilica di San Severo fuori le mura, sotto la quale si trova la catacomba di San Severo, che risale al V secolo d.C. e fu scoperta solo nel 1867. Purtroppo, della struttura originale scavata nel tufo resta solo un cubiculum, cioè una stanzetta.
Sono ancora visibili però tre arcosoli, i classici sepolcri arcati delle catacombe, due dei quali parzialmente integri. La catacomba è legata alla memoria di San Severo, undicesimo vescovo di Napoli, che nel IV secolo d.C., periodo di aspre persecuzioni, ebbe un ruolo importante come guida spirituale dei cristiani napoletani e indicò personalmente questo luogo per la propria sepoltura.
Il Miglio sacro, itinerario alla scoperta dei tesori del rione Sanità
La basilica di Santa Maria della Sanità e quella di San Severo fuori le mura, con i loro arcaici tesori sotterranei, sono tappe fondamentali del cosiddetto Miglio sacro, un itinerario lungo un miglio alla scoperta dei tesori e dei monumenti del rione Sanità, che si snoda tra palazzi storici, chiese, catacombe, botteghe, leggende e misteri, alla scoperta di uno dei risvolti più autentici della storia di Napoli e dei suoi abitanti.
Il percorso fa parte di un progetto di valorizzazione del quartiere animato dai ragazzi della Cooperativa La Paranza, che dal 2006 contribuisce al rilancio dell’immagine della città, attraverso la riscoperta del suo patrimonio artistico e culturale.
Ogni sabato, domenica e festivi, le guide dell’associazione vi accompagneranno lungo tutte le sue tappe, dalle Catacombe di San Gennaro, presso la basilica del Buon Consiglio, fino alla porta di San Gennaro, passando per luoghi iconici come per il cimitero delle Fontanelle, palazzo San Felice e palazzo Spagnuolo, spesso confusi tra loro, per le somiglianti e scenografiche scalinate e le teorie di nicchie, e molto utilizzati come set cinematografici.