Panoramica
La Val di Non ha uno dei nomi geografici più brevi del Pianeta: non è strano che anche al nome del suo capoluogo bastino pochissime lettere. Qui la gente è sintetica, e anche piuttosto antica. Una lastra in bronzo trovata nei dintorni verso metà ’800 prova che gli Anauni, cioè gli antenati dei Nonesi di oggi, erano di diritto cives romani già a partire dall’anno 46 d.C. per volere dell’imperatore Claudio.
Una copia della tavola archeologica con il riconoscimento della cittadinanza è esposta in facciata al Palazzo Assessorile, nobile edificio trecentesco nel centro storico, ma l’originale si trova a Trento, al Castello del Buonconsiglio. Cles ha comunque un castello suo, molto imponente e fra i migliori del Trentino, in cima a un promontorio fuori dell’abitato. Nel XII secolo, quando il lago di Santa Giustina non esisteva, la fortificazione serviva a controllare un guado del torrente Noce. La veste attuale, con all’interno affreschi e un raffinato soffitto a cassettoni, dipende dalla trasformazione in residenza voluta nel ’500 da Bernardo Clesio, nativo di Cles e principe vescovo di Trento. A lui si deve anche la ricostruzione in forme gotico-rinascimentali della parrocchiale di S. Maria Assunta che oggi, dopo altri interventi ottocenteschi, si trova proprio sulla rotatoria centrale per la viabilità cittadina.
Quanto al lago, è formato da una diga costruita a metà ’900. Ci sono punti dove è possibile raggiungere le acque, ma complessivamente non è considerato balneabile, così come del resto il castello, proprietà privata, non è di solito visitabile.