Panoramica
La chiesa di Santa Eufemia, fondata nell’Alto Medioevo, fu ricostruita dall’ordine dei frati Eremitani di Sant’Agostino (o Agostiniani), assieme al convento e ai chiostri, poi rinnovati nel Seicento. Il vescovo di Verona, Manfredo Roberti, diede il permesso di posare la prima pietra nel 1265. Il cantiere venne beneficiato dagli Scaligeri, signori di Verona. La fabbrica durò molto a lungo e coincise in buona parte con l’episcopato del frate agostiniano Tebaldo. La consacrazione avvenne nel 1331. La grande chiesa ad aula trecentesca, costruita interamente di mattoni con portale gotico risalente al 1476, si arricchì nel tempo di decorazioni, cappelle e opere d’arte. L’interno della chiesa subì una considerevole mutazione nel Rinascimento e, nel 1739, quando fu costruita la volta a botte, venne aperta la serie di finestre sopra la linea degli altari. Una delle cappelle più importanti della chiesa fu quella commissionata nel Trecento dalla famiglia Dal Verme, dove, nel secondo decennio del Cinquecento, il pittore veronese Giovan Francesco Caroto dipinse sulle pareti Storie di Tobiolo e dell’arcangelo Raffaele per il casato degli Spolverini. I quadri presenti nella chiesa si debbono ai protagonisti della pittura veronese tra Cinquecento e Seicento, tra gli altri: Francesco Torbido, Battista Del Moro, Paolo Farinati, Jacopo Ligozzi, Bernardino India, Domenico e Felice Brusasorzi. Molti interventi furono realizzati nel XIX secolo, mentre il rosone di facciata, sostituito da un’ampia finestra nel Settecento, venne ripristinato nel 1945.
Piazzetta Sant'Eufemia, 1, 37121 Verona VR, Italia