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Enogastronomia
Trentino Alto Adige

I sigilli del Trentino, alla scoperta della biodiversità contadina tra valli e montagne

3 minuti

Ci sono prodotti agricoli che si distinguono, per gusto, resa e proprietà organolettiche fino a diventare autentiche eccellenze del territorio in cui vengono prodotte. Nell’incantevole regione intorno a Trento, così come nel resto d’Italia, alcuni di questi meritano, proprio come i monumenti e i paesaggi, riconoscimenti e menzioni speciali, come il Sigillo di Campagna Amica, fondazione che promuove l’eccellenza e la biodiversità della filiera agricola italiana. L’opportunità di riscoprirli e degustarli vale un viaggio tra aromi e sapori, in un contesto naturale che non ha eguali.

Il broccolo di Torbole

Il broccolo di Torbole

Iniziate da qui il vostro percorso, come esploratori dal gusto raffinato: zaino in spalla, vi addentrerete nel cuore della regione trentina. Il primo ingrediente prelibato a farvi visita sarà il broccolo di Torbole, adatto ai palati delicati, perfetto praticamente in ogni abbinamento, è una varietà autoctona coltivata nella zona di Torbole e Linfano, in provincia di Trento. Questa tipologia di broccolo si presta a essere servito con ogni pietanza, ma è imbattibile in coppia col pesce lesso. Inoltre, avendo un sapore dolce, condisce bene i sughi per la pasta, mentre, con le sue foglie, si possono realizzare gnocchi o zuppe. Provatelo!

Il mais di Storo

Il mais di Storo

Esploratori, siete amanti della polenta? Immergetevi nei paesaggi del Basso Chiese e nella Bassa Valsugana, per scoprire il mais Marano di Storo. Si tratta di una varietà trentina immediatamente riconoscibile, per via dei chicchi di colore rosso che, una volta macinati, danno origine a una farina di colore giallo dorato utilizzata per la produzione della tipica polenta di Storo, dal sapore e dalla consistenza ancora più caratteristica, se cucinata con l’acqua del luogo e gustata al momento. 

Il mais Spin

Il mais Spin

Stesso territorio, la Valsugana, un altro mais da assaggiare, un’altra farina per la polenta, commercializzata con il nome di Farina della Valsugana: il mais spin è una varietà locale che appartiene al gruppo dei mais rostrati, ovvero a punta: prende infatti il nome dalla particolare forma a uncino del chicco.

Le noci del Bleggio

Le noci del Bleggio

La vostra passeggiata in cucina continua. Una volta superate le valli della polenta, potrete affrontare le foreste madri della gustosa frutta secca. E qui troverete le noci del Bleggio, coltivate sull’omonimo altopiano fin dal 1550, si distinguono per il gusto gradevole, con una tipica nota speziata, il guscio sottile e facile da rompere. Le noci vengono anche utilizzate per la produzione di torte, pagnotte, per il liquore Nocino e per il pregiato salame alle noci

La patata blu

La patata blu

Lo sapevate che le stesse sostanze che donano il colore ai mirtilli, alle melanzane e all’uva nera, si possono trovare anche nelle patate? In Trentino viene coltivata la famosa patata blu, le cui origini sono molto antiche: proviene infatti addirittura dalle Ande peruviane. Le sue dimensioni sono piuttosto piccole e ciò le conferisce resistenza alle malattie e alla siccità. Il suo sapore particolare è ideale per la creazione di piatti gustosi, originali e variopinti, spesso in compagnia di altri ortaggi e verdure.

L’arnica medicamentosa

L’arnica medicamentosa

Anche i prodotti fitosanitari, coltivati a beneficio della nostra salute, meritano, per il loro ruolo nell’ecosistema, una menzione di apprezzamento. Tra le specie originariamente selvatiche che vengono coltivate nei pascoli delle montagne trentine troviamo l’arnica, la famosa erba medicinale: adatta per velocizzare la cicatrizzazione delle ferite, recare sollievo al dolore in caso di traumi o ematomi, diminuire il gonfiore e proteggere i capillari, si rivela spesso anche un ottimo rimedio per curare le infiammazioni di bocca e gola, oltre ad alleviare i fastidi causati dalle punture di insetto e dalle scottature. Un vero toccasana naturale.

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