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Trentino

Trentino: il Sentiero Culturale dedicato alla Storia e all’Arte

C’è un “sentiero”, in Trentino, che vi porta indietro nel tempo

3 minuti

Si snoda tra musei e castelli, palazzi e chiese maestose. Vi conduce sulle tracce dei principi vescovi, signori dello stato ecclesiastico che per quasi otto secoli ha dominato i territori di parte delle attuali province autonome di Trento e Bolzano. È un itinerario di 4 tappe, tra storia e arte antica e farlo vi catapulterà in un mondo passato, affascinantissimo.

Trento, la città del Concilio

Trento, la città del Concilio

Il viaggio culturale del Trentino parte da Trento, nello specifico dal Castello del Buonconsiglio, tra i maggiori complessi monumentali della regione.

Nella storica dimora dei principi vescovi troverete un incredibile tesoro artistico, ricco di volte affrescate, dipinti e pale d’altare. Opere gelosamente custodite nella pinacoteca del museo, che vanta anche gli affreschi rinascimentali del Romanino e di Dosso Dossi.

Non perdetevi la Torre dell’Aquila, dove ammirare uno dei capolavori del gotico internazionale: il Ciclo dei mesi, serie di affreschi databili tra il XIV e il XV secolo.

Usciti dal castello, la via dell’arte continua, attraverso le rinascimentali pitture murali che decorano le facciate dei palazzi nobiliari del centro storico.

Giunti a Piazza del Duomo, entrate nel Museo Diocesano Tridentino: troverete un bel po’ di materiale per documentarvi sulla storia dei principi vescovi.

La via dei Castelli, tra montagne e vallate

La via dei Castelli, tra montagne e vallate

Il percorso prosegue fuori da Trento. A una mezz’oretta d’auto raggiungerete il primo di una serie di castelli: Castel Beseno. La fortezza, che oggi ospita mostre contemporanee e collezioni museali, è stata al centro degli scontri tra le truppe veneziane e i soldati trentini e tirolesi, nella storica battaglia di Calliano.

Sempre in auto, a circa un’ora di cammino, vi imbatterete in un’altra struttura fortificata: Castel Stenico. Siete ai piedi delle Dolomiti di Brenta e ai vostri occhi si presenta una pregiata collezione di armi, affreschi, mobili intarsiati, nonché una ricca sezione archeologica. Proprio nella sede che dal XII secolo è stata un possedimento dei principi vescovi di Trento e del capitano che amministrava l’intero territorio circostante.

Le fortificazioni dalla Val di Non alla Val di Sole

Le fortificazioni dalla Val di Non alla Val di Sole

Si protrae quasi ininterrotta la “strada dei castelli”, costeggiando meleti e montagne. Incontrerete dapprima il Castel Thun, penetrando nella Val di Non. La roccaforte, che prende il nome da una della più antiche e potenti famiglie della nobiltà tridentina, colpisce per la raffinatezza del suo aspetto esteriore  e per il perfetto stato di conservazione interno.

I Thun ne hanno fatto per secoli la propria dimora. Oggi custodisce armi, porcellane e carrozze. La vostra attenzione sarà probabilmente attratta dagli arredi del XVI secolo, in particolare dalla Stanza del Vescovo, completamente rivestita in pino cembro.

Spostandovi più a nord, nella Val di Sole, vi troverete ai piedi di Castel Caldes. La leggenda narra che tra le sue gotiche mura fu rinchiusa la nobile Olinda, punita per essersi innamorata del menestrello di corte. Tante le mostre, i concerti e gli eventi culturali cui potrete assistere al suo interno.

Val di Fiemme, Cavalese: Palazzo della Magnifica Comunità

Val di Fiemme, Cavalese: Palazzo della Magnifica Comunità

La Rete dei Castelli del Trentino è ancora molto lunga  e vanta, nel complesso, una trentina di edifici, tra fortezze, manieri e dimore storiche.

Il vostro “sentiero culturale” ha, invece, raggiunto l’ultima tappa. A Cavalese, immersi nella Val di Fiemme, visiterete il medievale Palazzo della Magnifica Comunità, con la sua ricca pinacoteca e il museo, sede di mostre temporanee.

Residenza dei grandi vicari e dimora estiva dei principi vescovi di Trento, a metà 800 la struttura si è trasformata nella sede dell’ente millenario Magnifica Comunità di Fiemme, nato nel 1111 allo scopo di tutelare e valorizzare il popolo locale e il patrimonio ambientale e culturale. 

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