Panoramica
Un tempo capoluogo della stessa Forte dei Marmi, Pietrasanta è tuttora una di quelle località sacre al turismo che rimangono mitiche nell’immaginario collettivo come Amalfi, Cortina d’Ampezzo, Camogli o San Gimignano: è insomma una tra le mete belle e impossibili dove andare a passare un costoso fine settimana e dove possedere una seconda casa è un privilegio riconosciuto. Più concretamente, la cittadina della Versilia, sotto le Apuane ma poco distante dal mare e anzi affacciata sul Tirreno con la sua Marina di Pietrasanta, è un centro mondiale per la lavorazione artistica del marmo e di altre tecniche come il mosaico o le sculture in metallo, colma di gallerie d’arte con sedi internazionali, e orgogliosa delle sue sculture pubbliche create da nomi importanti del mercato di settore come Igor Mitoraj o Fernando Botero.
Tutto questo indiscutibile glamour non dovrebbe però far dimenticare l’arte più consolidata nel centro storico, visibile per esempio già nella piazza principale con la Collegiata di San Martino, considerata il Duomo locale e immancabilmente in marmo, con all’interno notevoli sculture e la tardo-gotica Madonna del Sole protettrice della città, e con l’Oratorio di S. Giacinto, accanto su via Garibaldi, dove attrae l’attenzione soprattutto uno dei due fonti battesimali.: Iin origine, i due fonti erano a loro volta nel Duomo.
Dettaglio letterario: a pochi chilometri da Pietrasanta verso Sant’Anna di Stazzema, in località Valdicastello, si trova la casa dove nel 1835 era nato Giosuè Carducci.
