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Sito archeologico Monte Saraceno

Panoramica

Posto a un chilometro a sud-est da Ravanusa, Monte Saraceno sorge dominante sul lato occidentale della Valle del Fiume Salso, la quale un tempo costituiva l’importante via di transito verso la costa meridionale della Sicilia. La cima è formata da due parti separate da una gola, quella occidentale sulla quale sorge un altipiano denominato dagli archeologi "pianoro sommitale" o "acropoli" in riferimento al periodo compreso tra il VI e il V secolo a.C. Nelle pendici meridionali del monte si distinguono due aree in dolce declino, convenzionalmente definite "terrazzo superiore" e "terrazzo inferiore", ed inoltre un poggio che domina il pendio verso il fiume e dal quale emergono dei resti antichi. I primi accenni in merito all’importanza archeologica delle pendici di Monte Saraceno risalgono ai tempi dell’Ottocento, ed è in seguito che nel 1928 P. Marconi segnalò la presenza di materiali preistorici sulla sommità e resti di un’antica città. Il primo scavo fu condotto nel 1935 da P. Mingazzini, e successivamente nel 1956 D. Adamesteanu, con un’esplorazione di superficie, individuò tre edifici sacri sull’altipiano, una stipe votiva al sacello ed una città greca, forse Maktorion. A partire dal 1973, poi, con iniziativa di E. De Miro, Soprintendente ai Beni Culturali di Agrigento, venne intrapresa una ricerca sistematica in tutta l’area dell’antico insediamento con numerose campagne di scavo; nel 2007, grazie a un progetto finanziato dalla Comunità Europea, i resti emersi durante gli scavi vennero resi accessibili al pubblico.
Sito archeologico Monte Saraceno
SP9, 92029 Ravanusa AG, Italia
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