Panoramica
È quello che molti esperti chiamano “il padre di tutti i nuraghi”: lo si raggiunge da Gesturi con la strada che sale all’altopiano della Giara oppure da Tuili, con una camminata nel verde ma in salita. Stiamo parlando del complesso protonuragico di Bruncu Madugui (o Maduli, secondo la denominazione archeologica), che fin dagli albori della civiltà nuragica (XVI-XIV secolo a.C.) svetta sul ciglio di sud-est della Giara di Gesturi. Bruncu Madugui è un prototipo della tipologia architettonica degli pseudonuraghi “a corridoio”, che in seguito si sarebbero evoluti nei classici nuraghi a torre, chiusi da una copertura a tholos.
Le sue mura, oggi alte più di 4,5 metri ma un tempo ancora più imponenti, sono realizzate in enormi blocchi irregolari di basalto. La planimetria è difficile da interpretare anche per gli archeologi: un corridoio con diverse nicchie intramurarie ne percorre l’interno; un ingresso angusto immette in una scala coperta con filari in aggetto, seguono ambienti che potrebbero essere camere interne e da quello sul fondo parte un altro tratto di corridoio discendente, che conduceva al probabile secondo ingresso. Corridoio e camere sono cinti da un bastione dall’andamento concavo-convesso. A circa 100 metri dal nuraghe si schiude un altro mondo dimenticato: i resti di un villaggio di capanne, collegate tra loro in isolati. I reperti permettono di distinguere funzioni differenti delle varie capanne: preparazione e cottura dei cibi, lavorazione di materiali vari, depositi o discariche, che rivelano il ciclo incessante della vita e delle attività di un tempo ormai perduto
09020 Gesturi SU, Italia