Panoramica
Il Castello Aragonese di Otranto, situato in posizione dominante sul mare Adriatico e sul cuore del centro storico, rappresenta uno dei più rilevanti esempi di fortificazione rinascimentale nel Sud Italia. La sua edificazione risale alla fine del Quattrocento, sotto il regno di Ferdinando I d’Aragona, come risposta all’assalto ottomano del 1480, durante il quale oltre 800 abitanti furono trucidati per aver rifiutato di rinnegare la loro fede cristiana. Dopo la riconquista della città, gli Aragonesi rafforzarono le difese, trasformando il castello in una roccaforte impenetrabile.
La struttura si distingue per la sua pianta pentagonale irregolare, modellata in base alla conformazione del terreno, e circondata da un ampio fossato. Le tre torri principali – Alfonsina, Ippolita e Duchessa – insieme al bastione angolare noto come Punta di Diamante, costituiscono gli elementi più riconoscibili del complesso. L’ingresso è sovrastato da un imponente stemma di Carlo V, affiancato da quelli di Don Pedro da Toledo e Antonio De Mendoza. All’interno, il cortile quadrangolare è circondato da una scala in mattoni che conduce ai piani superiori, dove si trova la suggestiva Sala Triangolare, con pareti in pietra disposte a spina di pesce, tipiche delle tecniche costruttive militari dell’epoca.
Il castello conserva anche gallerie sotterranee, passaggi segreti, postazioni per cannoni e una cappella dedicata a Sant’Antonio, che ospita il monumento sepolcrale barocco di Donna Teresa de Azevedo. Oggi, oltre alla sua funzione storica, il Castello Aragonese è sede di mostre temporanee, eventi culturali e visite guidate, ed è considerato uno dei luoghi più affascinanti per godere della vista sul mare e sul borgo antico di Otranto.
In modo curioso, il castello ha anche ispirato la letteratura gotica: è infatti il luogo in cui è ambientato The Castle of Otranto, il primo romanzo del genere, scritto nel XVIII secolo da Horace Walpole. Questo legame tra storia, architettura e immaginario narrativo contribuisce a rendere il Castello Aragonese non solo un simbolo della città, ma anche una tappa imprescindibile per chi visita il Salento.