Dedicato al direttore del museo e dell’area archeologica dal 1976 al 1985 e Soprintendente Archeologo della Puglia dal 1990 al 2009, il Museo archeologico nazionale “Giuseppe Andreassi” e Parco archeologico di Egnazia è situato all’esterno delle mura dell’antica Gnathia, in un’area della necropoli messapica. Citata dagli autori classici per la sua posizione geografica vantaggiosa, Egnazia svolse un ruolo di primo piano nella connessione tra Oriente e Occidente dal XVI secolo a.C. fino all’epoca del Ferro, quando la regione era abitata dagli Iapigi. Con l’arrivo dei Romani, nel III secolo a.C., la città si trasformò e assunse grande importanza grazie all’esistenza del porto e della via Traiana. A partire dal VI secolo d.C., la parte bassa dell’abitato venne gradualmente abbandonata, ma lo stanziamento continuò sull’Acropoli fino al XIII secolo. Nel Museo, che espone una mostra didattica sulla storia e i monumenti di Egnazia, si possono ammirare resti di mura difensive, tombe a fossa, tombe a semicamera e tombe monumentali, e tracce di edifici di culto cristiano sorti tra il IV e il VI secolo d.C., come la Basilica Episcopale con il battistero e la Basilica Meridionale, pavimentate con mosaici. L’allestimento attuale, ubicato al piano rialzato insieme agli uffici di direzione e segreteria, è stato inaugurato nel luglio 2013. Il percorso espositivo mette in evidenza i significativi ritrovamenti archeologici di Egnazia nel corso degli ultimi secoli e di come questi hanno plasmato la nostra comprensione della storia del sito. I reperti e le immagini illustrano le caratteristiche uniche degli insediamenti dell’età del bronzo, l’influenza delle culture iapigia e messapica, le fasi romana e paleocristiana, e la città che diventa sede vescovile. L’ultima sezione raccoglie le testimonianze relative alla presenza longobarda e le ultime tracce di frequentazione sul territorio. Nelle fondamenta del museo è incorporata anche la tomba a camera messapica del IV secolo: si tratta della cosiddetta Tomba delle Melagrane, splendido esempio di architettura e arte dei Messapi.
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