Panoramica
Un largo fascio di binari ferroviari isolava – c’è chi dice che da questo dipenda il nome – il quartiere operaio dal resto della città, benché vicinissimo alla Stazione Centrale. Primi interventi urbanistici e viabilistici nel lungo processo di riorganizzazione della zona, che avrebbe portato alla creazione praticamente dal nulla del quartiere complessivo di Porta Nuova, avevano cominciato già prima del 2000 a introdurre qui un’atmosfera alternativa, anche se sempre quieta, fra centri sociali, la programmazione d’avanguardia ma economica del Teatro Verdi in via Pastrengo, la via Volturno la dove aveva avuto sede milanese il Partito Comunista Italiano e soprattutto la centrale piazza Tito Minniti.
Oggi comunque ci sono un’Isola più lontana da Porta Nuova, che appare ancora quasi come era alla fine dello scorso millennio, e un’altra Isola viceversa iper-modernizzata alla base del doppio grattacielo del Bosco Verticale, con accanto, ai lati opposti, la sede italiana di Google e la Casa della Memoria. Quest’ultima è un edificio per mostre e incontri pubblici a libero accesso in tema di ricordo storicamente documentato di partigiani, deportati di guerra e vittime del terrorismo. La città ha aperto del resto un’area di intervento anche digitale che si chiama “Milano è memoria”, senza distinzioni ideologiche fra la Shoah – cui accanto alla Stazione Centrale è dedicato un Memoriale al Binario 21, dove si forzavano i deportati a salire su carri merci verso i forni crematori – e l’esodo degli italiani giuliano-dalmati dall’Istria e dalla Dalmazia.
Isola racchiude in un certo senso una buona parte dell’essenza di Milano, in questo insieme integrato di passato e presente, fatto di case d’epoca tra grattacieli modernissimi, negozi di moda raffinati e gallerie d’arte, locali di musica jazz al fianco di ristoranti, pub e lounge bar alla moda che si concentrano in via Pollaiuolo.
Isola, Milano MI, Italia