Panoramica
Gioiello di arte bizantina a Sanremo
Cupole dorate, forme bizantine e colori sgargianti. Davanti alla Chiesa Russa di Sanremo vi sembrerà, per un attimo, di trovarvi nel cuore di Mosca e resterete senza parole per l’inaspettato contrasto tra l’architettura tipicamente ortodossa e il vicinissimo mare ligure.
La costruzione della chiesa risale alla fine dell’Ottocento, sulla scia della presenza in città della Zarina Maria Alexandrovna, moglie dello Zar Alessandro II. Proprio lei donò alla città le palme che ancora oggi fanno ombra al Corso Imperatrice, chiamato così in suo onore, e dopo di lei furono molti gli aristocratici russi a trascorrere l’inverno nella Riviera di Ponente. Inaugurato nel 1913, il luogo di culto è tuttora in uso e punto di riferimento per la comunità ortodossa di Sanremo.
L’esterno ha il tipico aspetto delle chiese ortodosse, a partire dalle cinque cupole a bulbo sormontate da croci russe a tre braccia. Non mancano però note eclettiche, laddove lo stile bizantino si fonde con influenze diverse, per creare un risultato unico.
L’interno risulta incompiuto, perché dopo la rivoluzione del 1917 mancarono i fondi necessari alla sua realizzazione. Interessante è però la cripta, dove furono sepolti alcuni membri della famiglia reale del Montenegro.